Cinema europeo, il box office corre verso i livelli pre-Covid

Ecco tutti i numeri del mercato theatrical in Europa nel 2022 e 2023, tratti dal report pubblicato da UNIC - The International Union of Cinemas, l'associazione di categoria che rappresenta gli operatori cinematografici e le loro associazioni nazionali in 39 territori europei

Il mercato cinematografico europeo si sta riprendendo con decisione dopo le traumatiche annate della pandemia del 2020 e 2021. Il box office dei Paesi del Vecchio Continente del 2022 ha infatti segnato un +53% sul 2021 e un -33% sul 2019. Certo, il “segno meno” è rimasto nel confronto con il pre-Covid, ma si è trattato comunque di un risultato incoraggiante, evidenziando un trend di risalita costante che è continuato poi per tutti questi primi mesi del 2023.
Lo dicono i dati riportati dal report annuale di UNIC – The International Union of Cinemas – l’associazione di categoria che rappresenta gli esercenti e le loro associazioni nazionali in 39 territori europei – presentato alla recente edizione della convention CineEurope, in programma a Barcellona dal 19 al 22 giugno. Report che ha analizzato nel dettaglio le principali tendenze del settore theatrical nella regione nel 2022/23. 

LA RISALITA DEL 2022

Scendendo nel dettagli dell’annata 2022, la presenze nelle sale cinematografiche europee dello scorso anno sono arrivate a 809 milioni (+36% sul 2021), mentre gli incassi hanno raggiunto i 5,7 miliardi di euro (come già detto, +53% sul 2021). Numeri significativi soprattutto se si considera il contesto di riferimento, con le sale che in molti casi sono state penalizzate dalle restrizioni nei primi mesi dell’anno, insieme all’aumento dei costi energetici, all’impatto del conflitto tra Russia e Ucraina, oltre a un’offerta di blockbuster limitata rispetto al pre-Covid.

L’ACCELERATA DEL 2023

Il 2023, poi, è partito bene. I primi tre mesi di quest’anno sono stati il il trimestre di maggior successo dell’area EMEA dall’inizio della pandemia, con un bell’aumento del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da evidenziare i risultati di alcuni specifici territori come i Paesi Bassi dove il primo trimestre del 2023 ha superato la media degli incassi pre-pandemia del 3,3%; o l’Austria che è cresciuta di circa il 2%; o la Norvegia che è tornata agli stessi risultati del 2019. Un tendenza positiva che è stata non solo confermata ma ben rafforzata negli ottimi mesi di aprile e maggio grazie agli ottimi incassi di Super Mario Bros., Guardiani della Galassia 3, Fast X e La sirenetta. Film che hanno aiutato la Spagna e l’Italia, ad esempio, a ritrovare al botteghino cifre vicine a quelle del 2019 nei mesi di aprile e maggio. O da citare anche la Francia che ad aprile ha registrato un +2,7% di presenze rispetto allo stesso mese del 2017-2019, segnando per la prima volta una performance migliore rispetto ai risultati pre-pandemici.
Come già noto, la società di ricerca Gower Street Analytics ha rivisto al rialzo del 10% le previsioni di chiusura del box office mondiale del 2023, e anche quelle del box office dell’area EMEA sono state alzate tanto che a questo punto il box office europeo dovrebbe arrivare a incassi per 8,2 miliardi di dollari, poco più della metà degli incassi internazionali (esclusa la Cina) e il 16,1% in più rispetto alla precedente previsione per l’anno.

L’ITALIA NELLA TOP 5 DEI MERCATI EU PIù IMPORTANTI

L’Italia rientra nella Top 5 dei Paesi europei che nel 2022 hanno registrato più presenze. Più precisamente, con 44,5 milioni di spettatori, è il quinto territori col numero maggiore di presenze dopo Francia (152 milioni), UK (117,3 milioni), Germania (78 milioni), Spagna (61,2 milioni).

IL RUOLO DELLE PRODUZIONI NAZIONALI

Nel 2022, anche se con pesi diversi, le produzioni nazionali hanno giocato un ruolo fondamentale nel rilancio del settore. In particolare i titoli locali hanno dato un contributo determinate soprattutto in Turchia (46% della quota di mercato), Francia (41,1%), Repubbilca Ceca (33,5%), Germania (27%) e Danimarca (26%). Come si legge nel report, “i titoli locali si sono posizionati ai primi posti soprattutto nei Paesi nordici (Finlandia, Danimarca, Norvegia) e dell’Europa centro-orientale (Romania, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Lituania, Estonia, Cechia), incassando a volte più di blockbuster statunitensi come Avatar: The Way of Water o Top Gun“.
I film di produzione nazionale che hanno avuto maggior successo sono stati: il francese Non sposate le mia figlie 3 (3,8 milioni di presenze in Francia e Belgio), l’inglese Belfast (3,7 milioni in UK), lo spagnolo Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo (3,2 milioni in Spagna), il tedesco School of Magical Animals – Part 2 (2,6 milioni in Germania), ancora un titolo spagnolo come School of Magical Animals – Part 2 (2,4 milioni).
Anche i primi mesi del 2023 sono stati segnati da titoli locali molto forti, in particolare in Francia con blockbuster di produzione nazionale quali Asterix& Obelix: Il Regno di Mezzo, Alibi.com 2 e il film in costume con un cast all-stare I Tre Moschettieri: D’Artagnan, ma anche in Germania, Italia e Spagna, tra gennaio e maggio 2023, hanno debuttato titoli locali di grande successo, come il tedesco Manta Manta – ZwoterTeil di Til Schweiger, il nuovo capitolo degli youtuber Me contro te: Missione giungla e l’animazione spagnola Mummies.

 

LE FESTE DEL CINEMA

La ricerca UNIC riporta poi i risultati delle recenti edizioni delle Festa del cinema dei vari Paesi europei che hanno fornito altro carburante per la ripresa dei vari mercati, diventando uno strumento ormai consolidato e da sfruttare regolarmente per alimentare la fame di cinema degli spettatori.

CONCLUSIONE: C’E’ FAME DI CINEMA

Il report dà spazio anche alle numerose indagini di profilazione e di analisi sul comportamento del pubblico in tutta Europa. Indagini che rivelano che gli spettatori, soprattutto quelli appartenenti alle fasce d’età più giovani, tornano costantemente nelle sale cinematografiche e confermano che il cinema è la scelta preferita e più conveniente per l’intrattenimento fuori casa.
Da segnalare il leggero aumento del 4% del prezzo medio del biglietto in Europa a partire dal 2021, che è stato determinato anche dalla crescente popolarità dei grandi formati premium, a indicare che il pubblico è disposto a pagare di più per un servizio o un’esperienza premium.
In conclusione, come ha scritto il presidente UNIC Phil Clapp, nell’introduzione alla ricerca, “tutti i dati riportati nella Relazione annuale UNIC per il 2022 confermano ciò che già sapevamo: il pubblico ama il grande schermo. Non sorprende quindi che gli studios e i principali distributori abbiano riconfermato la loro fiducia e il loro impegno nei confronti delle uscite esclusive in sala, riconoscendo le sale cinematografiche come luoghi privilegiati per vivere la magia del cinema. Una programmazione cinematografica ricca e variegata rimane fondamentale per attrarre sia il pubblico esistente che quello nuovo. Rimangono alcune sfide – come la necessità di un flusso più costante di film diversi, l’aumento dei costi di gestione, per citarne alcune – ma le sale cinematografiche rimangono il luogo privilegiato per vivere i film, di qualsiasi genere si tratti”. Insomma, c’è ancora fame di cinema da godersi sul grande schermo.

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