Cinema: Ciprì e Maresco assolti

Ciprì e Maresco, i registi di ‘Totò che visse due volte’, sono stati assolti ieri dall’accusa di vilipendio alla religione e di truffa ai danni dello Stato. Tre anni e mezzo è durato l’iter giudiziario per i due registi siciliani che, come già detto, sono stati assolti assieme al produttore del film Real Mazzone e allo sceneggiatore Calogero Iacolino. I quattro imputati erano stati accusati di frode ai danni dello Stato da parte del pm Saverio Piro per aver richiesto un miliardo e 75 milioni del fondo di garanzia, cifra considerata dal pubblico ministero superiore a quella effettivamente spesa per il film. In realtà il tribunale ha riconosciuto l’innocenza degli imputati che hanno sempre sostenuto di non aver mai ricevuto tale somma.

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