Intervenuto ieri davanti alla Commissione Cultura del Senato, il presidente dell’Autorità Garante per le Telecomunicazioni Corrado Calabrò si è soffermato sul rapporto tra cinema e televisione e ha auspicato una gestione trasparente del finanziamento pubblico per il cinema. Calabrò ha anche fatto cenno alla “tassa di scopo” “che – ha dichiarato il presidente dell’Agcom – secondo gli orientamenti che stanno emergendo, verrebbe applicata sui fatturati di tutti i fruitori di contenuti filmici per la creazione di un nuovo fondo di finanziamento del cinema e dell’audiovisivo e del Centro nazionale del cinema e dell’audiovisivo. Entrambi gli istituti evidenziano la volontà del legislatore di creare quel nuovo sistema di governance per il settore cinematografico che molti richiedono da tempo, attraverso il riassetto e la razionalizzazione degli interventi e delle funzioni pubbliche per garantire lo sviluppo della cultura cinematografica e, allo stesso tempo, delle imprese e del sistema industriale». Ha continuato, poi, Calabrò: «Da un punto di vista concorrenziale è essenziale assicurare una gestione trasparente, equa e non discriminatoria della ripartizione del finanziamento pubblico. L’intervento del legislatore, poi, dovrebbe prevedere criteri selettivi e non automatici».
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