Cinecittà, un piano di oltre 26 milioni

Un piano di 26,4 milioni di euro (di cui 8,5 milioni dal Mibact ma al di fuori dei fondi cinema) per rilanciare gli studi di Cinecittà che sono tornati pubblici. Se ne è parlato oggi pomeriggio presso la Sala Tropicana dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, presente il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. La “nuova” Cinecittà è stata illustrata da Enrico Bufalini, direttore dell’archivio storico dell’Istituto Luce Cinecittà. Continueranno le attività classiche di Istituto Luce Cinecittà, degli studios, la promozione all’estero di cinema italiano, la produzione e distribuzione di opere prime e seconde, la gestione dei fondi cinema e l’attività Media Desk. Una delle novità più importanti sarà la realizzazione all’interno di Cinecittà, negli spazi dell’ex laboratorio di sviluppo e stampa, del MIAC – Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema all’interno del quale sarà riattivato il laboratorio stesso. Cinecittà svilupperà programmi di formazione (progetto Erasmus + Mestieri del cinema) in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e verrà aperta un’area videogame (obiettivo, portare all’internodi Cinecittà il festival dei Videogame). Ci sarà una via delle botteghe dei mestieri legate al cinema e lo sviluppo di attività editoriali. Pr attirare sempre più produzioni saranno realizzati due nuovi teatri di posa; obiettivo è anche quello di utilizzare sempre più gli spazi all’aperto, fuori dai teatri. Così ha dichiarato Roberto Cicutto, presidente e amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà: “La nuova Cinecittà non vuole essere solo un centro di servizi ai produttori ma un centro di sviluppo creativo grazie alla stretta collaborazione tra cinema pubblico e industria. Il rilancio di Cinecittà, di cui sento parlare da decenni, si realizzerà non solo attraverso gli investimenti sui teatri di posa ma se faremo in modo che questo luogo mitico diventi frequentato sempre di più. Ai giovani registi che vorranno realizzare le loro opere prime e seconde da noi, proporremo tariffe speciali; svilupperemo nuove tecnologie di ripresa ed effetti speciali; riapriremo il laboratorio di sviluppo e stampa all’interno del MIAC. Per due anni Cinecittà sarà un cantiere; serviranno investimenti ma in tre anni raggiungeremo il breakeven”. Ha aggiunto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini: “In ottant’anni Cinecittà, uno dei più antichi stabilimenti cinematografici pubblici, ha conosciuto tante vicissitudini e vissuto molte rinascite. Dopo la privatizzazione negli anni Novanta, che non ha funzionato, nella celebrazione dei suoi ottant’anni, questa prestigiosa istituzione torna in mano pubblica. È un progetto ambizioso, di ampio respiro, che mira alla valorizzazione culturale degli spazi, alla fornitura di servizi per le produzioni audiovisive, alla realizzazione di un vero e proprio fulcro della creatività di livello internazionale. Il nostro cinema sta conoscendo un felice momento creativo ed è tornato a essere capace di imporsi nel mondo. Sempre di più si sente il bisogno di una Cinecittà capace di intercettare e far crescere questa vivacità, prestando attenzione ai giovani talenti. In questo contesto nascerà il museo del cinema italiano, un luogo in cui a fianco della storia dell’Istituto Luce e delle Teche Rai si conservi in maniera permanente la memoria della nostra grande cinematografia. Uno spazio tecnologico e multimediale, in grado di essere attrattivo per i giovani e al contempo utile per i docenti e gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia. Tutto questo sarà la nuova Cinecittà: passato, presente e futuro del nostro cinema”.

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