di Cristiano Bolla e Irene Rosignoli
Cinecittà annuncia di aver raggiunto gli obiettivi fissati per il 30 giugno 2025 relativi al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sono stati completati i lavori di costruzione e ristrutturazione su quattro teatri di posa, così come la creazione di nuove strutture produttive e l’avanzamento in anticipo di tutti i lavori complessivi su nove teatri – di cui cinque di nuova costruzione – sulla scadenza definitiva del Piano a giugno 2026.
Nello specifico, si apprende, alla scadenza del target del 30 giugno 2025, Cinecittà ha completato i lavori per la ricostruzione del Teatro 7, la demolizione e ricostruzione del Teatro 19 (inaugurato nella giornata di lunedì 30 giugno alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli e della sottosegretaria Lucia Borgonzoni), la ristrutturazione dei Teatri 20 e 21. Insieme al raggiungimento degli obiettivi del 2025, Cinecittà anticipa anche la chiusura di tutti gli obiettivi prima della scadenza programmata di giugno 2026, ovvero: la costruzione del Teatro 22 e dei Teatri 23, 24, 25 e 26. In particolare, il Teatro 22 diventerà assieme al 25 il più grande degli Studi, superando lo storico Teatro 5, il più amato da Fellini, che per 90 anni è stato il più richiesto di Cinecittà. Al termine del percorso, Cinecittà avrà dunque 25 teatri di posa, 21.000 metri quadrati di spazi per le produzioni e 10 ettari di backlot, diventando il polo cinematografico più grande d’Europa. L’espansione prosegue anche presso il celebre set ispirato all’antica Roma: oltre questa area l’investimento porterà al ripristino della piscina da 2000 metri quadrati, alla costruzione di un set per eventi, tra cui rassegne e anteprime, e di una sala cinematografica da 600 posti.
Alla vigilia del 90° anno dalla loro fondazione, gli studios romani sono così pronti a mostrare un nuovo volto e ad accrescere la capacità produttiva del 60%. Secondo l’amministratore delegato Manuela Cacciamani, la forza del brand Cinecittà, dotato di un’identità italiana di grande richiamo, unita ai benefici fiscali introdotti negli ultimi anni permetteranno di attirare sempre di più i grandi investitori internazionali. La prima grande produzione americana a impegnare il nuovo Teatro 22 sarà quella di Mel Gibson, che a partire da settembre e per tutto il primo trimestre del 2026 girerà The Resurrection of the Christ.

Ancient Rome Set ©ErmaPictures
Su un investimento totale previsto di 232 milioni di euro, Cinecittà, in questi giorni alle prese con le dimissioni della presidente Chiara Sbarigia, al momento rende noto di aver già impiegato per il progetto un importo di 183 milioni, ed è in corso di formalizzazione l’impiego di altri 39 milioni. Risulta quindi già impegnato o in corso di formalizzazione un importo pari a quasi il 96% del budget totale, con la pubblicazione di tutte le gare, la firma dei contratti d’appalto, il completamento dei Teatri previsti per oggi e l’avanzamento in anticipo sulla chiusura dei lavori previsti alla scadenza del giugno 2026.

Led volume stage T18©Cinecittà
L’AD Manuela Cacciamani ha commentato così il raggiungimento degli obiettivi: «Sono orgogliosa di poter annunciare a meno di un anno dall’inizio del mio mandato il raggiungimento di tutti i target del PNRR di Cinecittà per giugno 2025, e addirittura prevedere di terminare tutte le opere del Progetto prima della scadenza prefissata di giugno 2026. Un lavoro di gruppo enorme, portato avanti con tutta la squadra di Cinecittà, che coincide con un momento di splendore per gli Studi, con il ritorno di produzioni importanti e prestigiose sia italiane che internazionali. Cinecittà è finalmente pronta ad accoglierle nel modo più adeguato, moderno, efficiente e competitivo, lungo tutta la filiera produttiva: dalla presentazione di un progetto fino al film, la serie, il documentario, lo spot finito».
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