Il piano che riguarda Filmitalia discende dagli atti di indirizzo del ministero dei Beni Culturali. E si tratta, in ogni caso, di una fusione per incorporazione, e non una messa in liquidazione, «procedura che ci obbliga a non procedere ad alcun licenziamento». È quanto sostiene il presidente di Cinecittà Holding Alessandro Battisti in un comunicato a seguito delle polemiche di questi giorni, e in previsione del CdA di lunedì che dovrebbe proseguire l’operazione di razionalizzazione societaria. Battisti afferma che nell’atto di indirizzo del ministro Rutelli e in successiva integrazione si invitavano i nuovi vertici di Cinecittà a “formulare, d’intesa con la direzione generale per il cinema, una proposta per ridefinire, anche sotto il profilo normativo, la missione della Holding e delle società controllate”, mentre per la controllata Filmatalia si doveva rivedere «l’assetto di governance riunendo intorno alla società le principali istituzioni preposte alla promozione del sistema Italia nel mondo anche al fine di evitare dispersive sovrapposizioni». Nonché nel procedere «nella revisione degli assetti organizzativi di tutte le società controllate recependo le linee guida ed i vincoli finanziari alla ottimizzazione delle risorse disponibili».Per questo motivo, prosegue Battisti, «il CDA di Cinecittà Holding ha elaborato una proposta per il riassetto del gruppo cinematografico pubblico, tenendo conto sia dei provvedimenti in tema di “contenimento di spese di enti pubblici e società partecipate dallo Stato” che impongono nuovi assetti organizzativi e di governance, sia in linea con le proposte e/ o disegni di legge che vedevano un soggetto unico a rappresentare il gruppo cinematografico pubblico». Nell’ambito della promozione del cinema italiano all’estero, in particolare, si voleva superare la distinzione in due soggetti, «uno per il cinema classico collocato all’interno della stessa Holding e l’altro, Filmitalia, per il cinema contemporaneo». E anche se Filmitalia venisse incorporata, conclude il presidente, «è sempre stata ferma intenzione della Holding quella di valorizzare le professionalità ed il patrimonio di esperienze e di lavoro presenti, così come intendiamo proseguire e sviluppare il lavoro fin qui svolto dalla società stessa».
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