Si è tenuto oggi pomeriggio a Riccione, nell’ambito di Ciné, il convegno a cura di Box Office “Viaggio nel cuore dell’estate. Cosa accade in Italia e nei principali mercati europei” , presentato da Anica, Anec e Anem. Il confronto, moderato dal presidente di Editoriale Duesse, Vito Sinopoli, ha visto gli interventi per i distributori di Richard Borg (Universal), Luigi Lonigro (01), Nicola Maccanico (Warner), Andrea Occhipinti (Lucky Red, presidente distributori Anica). Per gli esercenti sono intervenuti: Giorgio Ferrero (Ferrero Cinemas), Andrea Malucelli (Unici), Gianluca Pantano (Uci); per i produttori ha partecipato Francesca Cima (presidente produttori Anica). La discussione è partita da alcuni dati pubblicati anche in copertina sul numero di Box Office del 30 giugno/15 luglio. Il dato principale è che la quota di mercato dell’estate (giugno-agosto) in Italia dal 2002 si attesta tra il 12% e il 14%. Se consideriamo il triennio 2013-2015, la quota è stata del 13,8% nel 2013, del 12,3% nel 2014 e del 12,8% nel 2015. Diversa la situazione in Francia e Germania, dove l’estate “pesa” per il 20-22% del mercato complessivo, e in Gran Bretagna e Spagna dove l’estate si è attestata tra il 25 e 27%. A livello di uscite, l’Italia è allineata ai principali mercati europei fatto salve per i film di animazione che da noi, tendenzialmente, escono a partire da fine agosto per sfruttare il back to school. Grande lacuna, poi, è il cinema italiano che in estate manca quasi del tutto, al contrario di Francia, Spagna e anche della Germania. Nel triennio preso in esame, e considerando solo le top 20, la quota di mercato del cinema italiano nel 2015 è stata del 5,4%, così come nel 2013; non ci sono film italiani nella top 20 del 2014. Diverso il discorso per la Francia con quote di mercato dei film nazionali del 24,6% (2015) e del 52,4% (2014, grazie a un fenomeno come Lucy). In Spagna, il cinema nazionale in estate si è issato oltre il 9% di quota di mercato nel 2015 e nel 2014, ma percentuali più alte rispetto all’Italia sono state raggiunte anche dal cinema tedesco. Questi in conclusione i temi principali emersi:
Il peso dell’estate in Italia è nettamente inferiore a quello dei principali mercati europei
Il top title estivo in Italia incassa sensibilmente meno del top title dei principali mercati europei
Il cinema nazionale in estate è marginale
Le date di uscita sono allineate ma mancano i blockbuster dell’animazione
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