Con tre titoli italiani che hanno superato il mezzo milione di euro al box office, Vision Distribution ha aperto la propria convention a Ciné – Giornate di Cinema ritirando la targa di Box Office e sottolineando i risultati raggiunti nell’ultima stagione: Diamanti di Ferzan Ozpetek, Io sono la fine del mondo di Gennaro Nunziante e Le assaggiatrici di Silvio Soldini hanno accumulato un botteghino da 23 milioni di euro, ma Vision non ha intenzione di fermarsi qui.
Laura Mirabella, Marketing & Communication Director di Vision Distribution, ha anticipato così i dettagli del listino, il cui claim per quest’anno è “Game, set, match”: «Abbiamo scelto di presentarvi un periodo di breve e medio termine per aiutare la programmazione e creare un incontro proficuo per tutti. Il cinema italiano è in ottima forma: sa regalarci storie che parlano alle persone e raccontano la contemporaneità. Siamo felici di ricevere stimoli e proposte, e speriamo di poter fare bene come adesso, magari chiudendo il grande slam del 2025».
Il listino parte dal 18 luglio, giorno in cui esce in sala Unicorni, diretto da Michela Andreozzi. La storia segue Lucio, conduttore radiofonico progressista, e la moglie Elena, alle prese con la sfida di accettare che il loro figlio di 9 anni voglia vestirsi da Sirenetta alla recita scolastica. Aprirà il Giffoni Film Festival ed è interpretato da Valentina Lodovini e Edoardo Pesce. Il 17 settembre esce La valle dei sorrisi, un horror con Michele Riondino e Romana Maggiora Vergaro (presenti a Riccione) firmato da Paolo Strippoli. In un villaggio isolato tra le montagne, dove tutti sembrano stranamente felici, un insegnante scopre un oscuro rituale che coinvolge un ragazzo capace di assorbire il dolore degli altri, svelando un lato oscuro dietro l’apparente serenità.
Il 3 ottobre spazio invece al toccante Tre ciotole, tratto dal libro di Michela Murgia e diretto da Isabel Coixet, con Alba Rohrwacher e Elio Germano. Racconta la rottura tra Marta e Antonio, chef in ascesa, e il dolore che si trasforma quando Marta scopre di avere un tumore in fase avanzata. Un film che esplora la malattia e il modo in cui cambia la percezione della vita e delle scelte. Il 30 ottobre è previsto Cinque secondi di Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, che a Ciné hanno raccontato questo dramma ambientato in una villa toscana abbandonata: il film racconta la convivenza tra un uomo solitario e una comunità di giovani che coltivano la terra, tra conflitti, scoperte e legami inaspettati.
Il 27 novembre esce la commedia Due cuori e due capanne di Massimiliano Bruno con Edoardo Leo e Claudia Pandolfi. Un racconto quasi autobiografico, ha specificato il regista dal palco, sulle difficoltà e le sfide delle coppie moderne, tra mondi diversi e tensioni che però possono diventare connessioni.
La gioia di Nicolangelo Gelormini, con Valeria Golino, affronta una storia di cronaca vera: una professoressa si innamora di uno studente dal carattere narcisista e diabolico, mentre la madre di lui, interpretata da Jasmine Trinca, complica ulteriormente la vicenda. Vision non ha comunicato ancora una data di uscita esatta. Arriverà nel 2026 La lezione, tratto dal libro di Marco Franzoso e diretto da Stefano Mordini, arriverà nel 2026. Protagonista è una giovane avvocatessa triestina, interpretata da Matilda De Angelis, coinvolta in un caso di stalking e in un confronto sempre più inquietante tra realtà e immaginazione. Nel cast anche Stefano Accorsi.
Nei primi mesi del 2026 arriverà anche Gli occhi degli altri, storia d’amore e conflitti interiori tra un marchese e la moglie di un invitato ad ujna sua festa, interpretati da Filippo Timi e Jasmine Trinca, in un gioco tra coppie aperte e gelosie, diretto da Andrea De Sica. Infine, ha strappato grandi applausi Il Maestro di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino (di nuovo insieme dopo L’ultima notte di amore), ambientato negli anni ’80 nel mondo del tennis, si concentra su un ex tennista e una giovane promessa non proprio talentuosi ma determinati. Un film prodotto da Indiana Production e Indigo Film, che racconta lo sport da una prospettiva inusuale, quella di “due pippe”, come ironizzato da Favino sul palco di Ciné.
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