Cina, il Covid mette (ancora) in crisi il box office

Gli incassi dell’ultimo weekend sono stati i più bassi dall’inizio dell’anno

La pandemia da Covid-19 è tornata con prepotenza a essere un problema per la Cina e per il suo box office. A causa dell’aumento dei contagi che hanno scoraggiato ad andare al cinema e imposto nuovi lockdown e chiusure (al 22 marzo il 50% delle sale non era in attività), gli incassi dell’ultimo weekend sono stati i più bassi dall’inizio dell’anno. Per la precisione, nell’ultimo fine settimana i cinema cinesi hanno registrato solo 12,6 milioni di dollari di entrate.

La politica “zero-COVID” del Governo cinese è molto severa e sta imponendo alla popolazione coinvolta da nuovi focolai, restrizioni significative. Nella megalopoli di Shanghai (25 milioni di persone), ad esempio, i cinema sono attualmente chiusi.

Secondo Artisan Gateway (via Variety), ad oggi, il box office cinese per il 2022 ammonta a 2,20 miliardi di dollari, ovvero siamo a -24% rispetto allo stesso punto dell’anno scorso.

L’ultimo weekend ha visto Moonfall in testa al box office per il secondo fine settimana consecutivo, con 3,2 milioni di dollari. Secondo, la nuova uscita Escape Room: Tournament of Champions con 1,9 milioni di dollari. A chiudere il podio, Hotel Transylvania 4 con 1,8 milioni di dollari.

Come noto, le uscite dei blockbuster americani in Cina sono sempre più centellinate e non sono sincronizzate con quelle del resto del mondo. Nelle ultime settimane sono stati però distribuiti, con poco successo, sia The Batman sia Uncharted; ad incidere negativamente è stata indubbiamente la diffusione delle nuove varianti ad alto tasso di contagiosità di Omnicron, ma è chiaro che la risposta debole del pubblico cinese ai titoli americani sta destando preoccupazione a Hollywood.

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