Cerri, il nostro mercato non cresce

Lionello Cerri, neo presidente Anec, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dei dati della stagione cinematografica che si è svolta questa mattina a Roma presso l’Anica, ha evidenziato il ruolo del cinema europeo ma ha evidenziato anche come difficilmente in Italia si raggiungeranno i 200 milioni di presenze: “Il cinema europeo, considerato anche quello italiano, arriva al 50% di quota di mercato, in grande crescita rispetto all’anno scorso. Ma questo è un trend che conferma che il nostro pubblico è predisposto verso il cinema europeo. Possiamo dire che grazie alla crescita del cinema italiano rispetto al calo del cinema americano, riusciamo a contenere le perdite ma non riusciamo a crescere come mercato. In Italia non si arriverà ai 200 milioni di presenze come in Francia; abbiamo meno sale e una minor educazione al cinema del pubblico e delle istituzioni. Il tema delle risorse è un punto centrale che va risolto; ci deve essere attenzione dei governanti ma anche dei privati. Dobbiamo trovare risorse private per il settore“. Continua Cerri: “La sala deve essere centro di aggregazione sociale, un luogo di ritrovo dove valorizzare il prodotto. Se faremo questo torneremo ad essere punto di riferimento per gli enti locali. Intanto riscontro che il pubblico sta cambiando. Non è più solo una differenza di pubblico delle sale di città rispetto ai multiplex ma sta cambiando anche la tipologia di spettatore tra i diversi multiplex: alcuni film iniziano a funzionare solo nei multiplex di provincia e sempre meno in quelli di città, mentre fino a qualche anno fa non era così”.

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