Centro sperimentale di cinematografia, la Corte dei Conti richiede più chiarezza

L’organo di controllo evidenzia in particolare una mancanza di informazioni sui bilanci delle sedi regionali in Abruzzo, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Puglia e dei progetti delle nuove succursali a Seoul, Valencia e Matera

La Corte dei Conti richiede più chiarezza sul bilancio del Centro sperimentale di cinematografia. Come riporta Affaritaliani.it, l’organo di controllo ha infatti raccomandato alla Fondazione del CSC “di adottare una rappresentazione più puntuale e dettagliata della movimentazione contabile delle risorse destinate alle sedi regionali e dei costi da queste sostenuti, con specifica indicazione nella nota integrativa di bilancio”.

Come noto, oltre alla storica sede principale di Roma, il CSC ha aperto delle sedi regionali in Lombardia, Sicilia, Abruzzo, Piemonte e Puglia (già attive), oltre ad aver avviato progetti di nuove succursali a Seoul, Valencia e Matera. Sull’attività di queste sedi decentrati la Corte dei Conti ha evidenziato una mancanza di informazioni sui bilanci.

La richiesta riguarda la gestione finanziaria del 2020.

Si ricorda che le entrate principali del CSC arrivano dai contributi annuali del Ministero della cultura che 2020 ha riservato alla Fondazione 12,3 milioni di euro.

Per quel che riguarda i costi delle sedi distaccate, questo sono erogati con contributi a rimborso dalle Regioni sulla base di accordi. Nel 2020, i costi per il personale (155 unità) sono stati di 7,3 milioni di euro.

Se il presidente del CSC non ha percepito alcuna retribuzione in quanto in quiescenza, ai membri del consiglio di amministrazione, Comitato scientifico e Collegio dei Probiviri sono stati riconosciuti solo un gettone di presenza di euro 645,57 lordi pro capite per ciascuna seduta, aumentato a 903,79 lordi a seduta per il presidente del Collegio dei Probiviri.

Come sottolinea la Corte dei Conti, “non è più procrastinabile la determinazione dei compensi, considerata la rilevanza dell’importo erogato a titolo di gettoni di presenza. Questa Sezione sollecita l’Ente a tener presenti le indicazioni del MEF in ordine alla redazione dei bilanci per missioni e programmi”.

Come riporta Affaritaliani.it, l’attività formativa e produttiva della Scuola nazionale del cinema è stata affiancata e sostenuta dall’unica società interamente controllata dal Centro sperimentale cinematografia, la CSC Production srl, la quale all’inizio del 2021 è stata posta in liquidazione.

Per la sede di Matera, lo scorso 17 giugno 2020 era stato firmato un accordo tra Regione Basilicata e Comune di Matera e CSC per la realizzazione della sede distaccata del Centro nell’immobile messo a disposizione gratuita (in via Lazazzera già sede dell’Università Studi della Basilicata) dal Municipio, oltre a un finanziamento da parte della Regione di 700mila euro e del Comune di 800mila euro. Peccato che dalle ultime notizie pare che la Giunta comunale abbia deciso di destinare il fabbricato di via Lazazzera quale sede del Corpo Polizia Locale…

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