Il circuito Cecchi Gori va incontro alle richieste dei dipendenti. Dopo lo sciopero attuato ieri dalla Uil di fronte agli uffici dell’azienda, l’assemblea del sindacato ha ratificato le proposte dell’azienda. Secondo i patti stabiliti al termine dell’incontro, per quest’anno si procederà con la gestione tracciata con l’ultimo accordo e quindi per mezzo di una commissione che cercherà di andare incontro alle esigenze di tutti. Nel frattempo, si vaglieranno le proposte per stabilire i criteri che verranno adottati l’anno prossimo. Su questo punto, fonti sindacali parlano di zone omogenee in cui sarà divisa l’area romana, ma il responsabile del circuito Leandro Pesci smentisce che ci sia già un accordo in tal senso: “Apriremo semplicemente un tavolo di confronto”. In conseguenza dell’accordo, è stato sospeso lo sciopero (che ha riguardato alcuni cinema) nelle sale romane del gruppo.Ricordiamo che lo scontro era nato da un piano di gestione del personale presentato dall’azienda, che prevedeva la mobilitazione dei lavoratori, con spostamenti in sale molto distanti dalle abitazioni dei dipendenti. A scatenare poi le dimostrazioni sindacali, secondo Roberto Parisi (direttore di una delle sale Cecchi Gori), era stata la lista di gestione del personale presentata dall’azienda dove “un gruppo di dipendenti conservava l’inamovibilità a scapito degli altri”. Lo stesso Leandro Pesci, che minimizza i danni dello sciopero, è intervenuto durante la manifestazione di ieri per riaprire il tavolo delle trattative. L’associazione degli esercenti si era schierata dalla parte dell’azienda, “che ha continuamente dimostrato – ha dichiarato Luciana Della Fornace, presidente Anec Lazio – di dare priorità agli interessi dei lavoratori”; il piano di riorganizzazione del personale, precisa l’Anec, che non prevedeva licenziamenti bensì l’assunzione di 15 persone, è del tutto legittimo.
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