Cannes 2025, le selezioni della Quinzaine des Cinéastes e Semaine de la Critique

Di tre titoli selezionati alle sezioni parallele del Festival francese, in programma dal 13 al 24 maggio 2025, si conosce già la distribuzione italiana
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Dopo l’annuncio della selezione ufficiale del 78° Festival di Cannes, tocca alle sezioni parallele iniziano delineare il volto più audace e sperimentale del cinema contemporaneo. La Quinzaine des Cinéastes e la Semaine de la Critique hanno annunciato i titoli in programma per l’edizione 2025, confermando ancora una volta la loro vocazione per la scoperta di nuovi talenti e linguaggi.

La Quinzaine des Cinéastes, che si aprirà con Enzo di Laurent Cantet e Robin Campillo e con Pierfrancesco Favino (film che verrà distribuito in Italia da Lucky Red), propone una line-up particolarmente ricca di debutti: sono ben otto i primi lungometraggi selezionati, tra cui l’atteso Girl on Edge del cinese Jinghao Zhou e Lucky Lu del canadese Lloyd Lee Choi. Da segnalare anche la presenza del regista tedesco Christian Petzold con Miroirs no. 3, che conferma la tendenza della Quinzaine a mischiare sguardi emergenti con nomi più affermati. La chiusura è affidata alla commedia americana Sorry, Baby di Eva Victor, film che sarà portato al cinema in Italia da I Wonder Pictures – che ha già annunciato 4 titoli di Cannes: Eddington, Alpha, The Sound of Falling e Orwell, 2+2=5.

La stessa etichetta distribuirà inoltre anche Left-handed girl di Shih-Ching Tsou, selezionato invece dalla Semaine de la Critique, che anche quest’anno si distingue per l’attenzione al nuovo: tutti i sette titoli del concorso sono opere prime o seconde, in linea con la sua missione fondativa. Tra questi, spicca il già citato film della co-regista di Take Out (2004) insieme a Sean Baker, qui al debutto da solista. La sezione si aprirà con L’intérêt d’Adam di Laura Wandel, già premiata a Cannes nella sezione Un Certain Regard nel 2021 per Un monde, e si chiuderà con il visionario Planètes di Momoko Seto. Un’edizione che si annuncia come una mappa variegata dei linguaggi del presente, tra realismo sociale, slanci poetici e incursioni nel fantastico.

Di seguito, potete scoprire i film selezionati alla Quinzaine des Cinéastes e alla Semaine de la Critique, sezioni che andranno in scena dal 14 al 24 maggio la prima e fino al 22 maggio la seconda, in contemporanea con il 78° Festival di Cannes.

La selezione della Quinzaine des Réalisateurs 2025

  • Enzo di Laurent Cantet e Robin Campillo (film d’apertura)
  • Amour apocalypse (Peak Everything) di Anne Émond
  • Brand new landscape (見はらし世代) di Yuiga Danzuka (primo lungometraggio)
  • Classe moyenne (The Party’s Over!) di Antony Cordier
  • Dangerous animals di Sean Byrne
  • La danse des renards (Wild Foxes) di Valéry Carnoy (primo lungometraggio)
  • L’engloutie (The Girl in the Snow) di Louise Hémon (primo lungometraggio)
  • Les filles désir (The Girls We Want) di Prïncia Car (primo lungometraggio)
  • Girl on edge (Hua yang shao nv sha ren shi jian) di Jinghao Zhou (primo lungometraggio)
  • Indomptables di Thomas Ngijol
  • Kokuho di Lee Sang-il
  • Lucky Lu di Lloyd Lee Choi (primo lungometraggio)
  • Militantropos di Yelizaveta Smith, Alina Gorlova & Simon Mozgovyi
  • Miroirs no. 3 (Mirrors No. 3) di Christian Petzold
  • La mort n’existe pas (Death Does Not Exist) di Félix Dufour-Laperrière
  • The president’s cake (Mamlaket al-Qasab) di Hasan Hadi (primo lungometraggio)
  • Que ma volonté soit faite (Her Will Be Done) di Julia Kowalski
  • Sorry, baby di Eva Victor (primo lungometraggio, film di chiusura)

La selezione della Quinzaine des Réalisateurs 2025

Concorso – Lungometraggi

  • Ciudad sin sueño (Sleepless City) di Guillermo Galoe
  • Imago di Déni Oumar Pitsaev
  • Kika di Alexe Poukine
  • Left-handed girl di Shih-Ching Tsou
  • Nino di Pauline Loquès
  • Pee chai dai ka (A Useful Ghost / Un fantôme utile) di Ratchapoom Boonbunchachoke
  • Rietland (Reedland) di Sven Bresser

Proiezioni speciali

  • L’intérêt d’Adam (Adam’s Sake) di Laura Wandel (film d’apertura)
  • Baise-en-ville di Martin Jauvat
  • Des preuves d’amour (Love Letters) di Alice Douard
  • Planètes (Dandelion’s Odyssey) di Momoko Seto (film di chiusura)
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