Rendere contrattualmente responsabile l’esercente della custodia del film, in modo da assicurare che nessun dipendente ne faccia un uso “pirata”; è questo il senso della proposta a cui stanno lavorando Fapav (Federazione antipirateria audiovisiva) e Unidim. Luciano Daffarra, segretario generale Fapav, ne parla sul numero 6/7 di ‘Box Office’, il quindicinale di mercato cinematografico edito da Editoriale Duesse, in distribuzione in questi giorni: “Pur essendo certi dell’innocenza dei gestori di cinema, un dipendente infedele può di nascosto fare copie illegittime dei film affidati all’esercente dal noleggiatore. Si tratterebbe di mettere a norma, con una clausola specifica del contratto, che il gestore del cinema deve garantire che non avvenga nulla di illecito con la pellicola che gli è stata affidata. È chiaro che ci sono altri passaggi a rischio, su cui svolgiamo attività investigativa. Ma non si può non considerare anche la sala. Sono sicuro che Anec e Anem concorderanno su questa proposta”.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it