‘Box Office’: come si può sconfiggere la pirateria?

Come funziona la pirateria che in Italia, per quanto riguarda i film, “vale” 250 milioni di euro? Cosa si può fare per sconfiggerla? A questi interrogativi hanno risposto distributori, i presidenti delle associazioni degli esercenti e il segretario generale della Fapav nell’inchiesta pubblicata sul numero 8 di ‘Box Office’, edito da Editoriale Duesse, in diffusione in questi giorni. L’articolo evidenzia le modalità della pirateria (sia on line che off line) con particolare attenzione a come e dove ha origine. Richard Borg, presidente Unidim e direttore generale Uip, pur consapevole dell’estrema gravità della pirateria on line avverte però che non bisogna “perdere di vista il reato che sta compromettendo seriamente le uscite cinematografiche theatrical: ovvero le vendite del Dvd per strada”. Sulla lotta alla pirateria, lo stesso Borg, Paolo Ferrari (presidente Warner), Giampaolo Letta (vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film) e Paul Zonderland (direttore generale Buena Vista International) hanno esposto la posizione delle proprie aziende. Luciano Daffarra, segretario generale della Federazione antipirateria audiovisiva ha ribadito quanto annunciato a ‘Box Office’ sul n.7, ovvero che per la lotta alla pirateria è indispensabile la responsabilizzazione dell’esercente anche a livello contrattuale; Carlo Bernaschi, presidente Anem, e Walter Vacchino, presidente Anec, rispondono a questa sollecitazione da parte di Fapav. Nell’inchiesta spazio anche alle attività dei laboratori di sviluppo e stampa, ai magazzini che custodiscono le copie dei film e ai trasportatori di copie.

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