Primo posto, sì, ma senza fuochi d’artificio. Il debutto di Kung Fu Panda 4 nell’importantissimo mercato cinese non ha fatto registrare infatti numeri particolarmente eclatanti, stando a quanto riportano i dati di Artisan Gateway citati da Variety e altre fonti estere.
L’animation DreamWorks distribuito da Universal Pictures ha esordito 25.9 milioni di dollari al botteghino cinese, abbastanza per piazzarsi in testa alla classifica degli incassi del debole weekend ma lontanissimo dai risultati del terzo capitolo, che nel 2016 aveva raccolto nei suoi primi tre giorni ben 57.8 milioni di dollari. Viene però sottolineato che, a differenza proprio di Kung Fu Panda 3, questa nuova avventura che si è subito piazzata in testa al box office italiano non è una co-produzione ufficiale Stati Uniti-Cina e che quindi viene considerato come film straniero soggetto a quote di importazione differenti.
Al secondo posto del weekend si è piazzato il crime movie taiwanese The Pig, The Snake and the Pigeon, che al suo quarto weekend ha incassato altri 6.8 milioni di dollari per un totale di 84.6 milioni. Terzo gradino del podio invece per Dune – Parte 2, che dopo i risultati delle scorse settimane e con altri 4.6 milioni di dollari raggiunge quota 44.2 milioni totali, segnalandosi come secondo mercato internazionale di fronte al Regno Unito (33 milioni) e Germania (25 milioni).
Si tratta finora del maggior incasso per quanto riguarda i blockbuster internazionali arrivato sul mercato cinese: Wonka, uscito il 15 dicembre e rimasto quindi nelle sale anche a inizio 2024, si è fermato a circa 7.5 milioni di dollari secondo Box Office Mojo, meno di quanto abbia fatto Taylor Swift: The Eras Tour, il film-concerto della star che ha debuttato con 5 milioni nel suo primo weekend ed è salito poi fino a 8.7 milioni totali. Tra gli altri titoli, da citare c’è anche The Beekeeper con Jason Statham, arrivato a 16.3 milioni di dollari.
Fonte: Variety
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