Botta e risposta 100Autori-Bondi

I 100Autori tornano all’attacco del ministro dei Beni e Attività Culturali Sandro Bondi. L’associazione, che riunisce oltre 370 tra sceneggiatori e registi italiani, si scaglia contro Bondi per la sua decisione di non essere presente al Festival di Cannes, iniziato ieri, a causa del suo dissenso nei confronti di ‘Draquila – L’Italia che trema’, il documentario di Sabina Guzzanti, presente alla manifestazione nella sezione “Special screenings”; film, secondo Bondi, che «dileggia l’Italia e gli italiani». L’associazione ha dichiarato: «La decisione di non andare a Cannes colpisce gli autori e la libertà di scelta del festival. Di fatto il ministro perpetua un attacco a tutto il cinema italiano mettendo in imbarazzo non solo noi ma tutte le persone di buon senso. Ci chiediamo se a Bondi, che continua a non mantenere neanche le promesse di reintegro del FUS, non resti che dimettersi». Il ministro ha replicato non solo con un’immediata risposta ai 100Autori riportata da ‘Il Tempo’ («Liberi i 100Autori di chiedere le mie dimissioni, libero anch’io, credo, di non andare a Cannes per rendere omaggio ad una pellicola che, a quanto mi risulta, ha la sola “qualità artistica” di dileggiare l’Italia e gli italiani»), ma anche con una lettera aperta pubblicata da ‘Il Giornale’ in cui, a partire dalle recenti polemiche, intende chiarire la sua posizione su quella vicenda e in generale sull’intero cinema italiano. Di seguito, il testo integrale della lettera.

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