Borgonzoni sul tax credit: «Si poteva fare prima. Ma ora massima intesa con Giuli»

In un’intervista a Il Sole 24 Ore, la sottosegretaria al MiC riconosce i tempi lunghi della riforma sul credito d’imposta, ma sostiene che «il cinema italiano non si è fermato» annunciando l’arrivo di un nuovo correttivo «in cui sono stati reinseriti una serie di punti usciti dai tavoli»
mic lucia borgonzoniCr. Elisabetta A. Villa/Getty Images

Lucia Borgonzoni ammette (con riserva) i ritardi sulla riforma del tax credit, i cui decreti direttoriali sono stati pubblicati solo lo scorso ottobre. In un’intervista a Il Sole 24 Ore del 6 dicembre, la Sottosegretaria al Ministero della Cultura con delega su Cinema e Audiovisivo ha infatti dichiarato: «Si poteva fare prima, è chiaro. E sarebbe stato meglio. Ma non penso ci siano dubbi sul fatto che bisognasse intervenire sul meccanismo del tax credit. Comunque, il cinema italiano non si è fermato affatto».

Nell’intervista, la Sottosegretaria ha voluto poi sottolineare l’intesa con il nuovo Ministro della Cultura Alessandro Giuli grazie alla quale il MiC ha elaborato un nuovo correttivo che avrebbe tenuto maggiormente in considerazione le opinioni degli addetti ai lavori presenti ai tavoli delle trattative: «Mi sento di segnalare anche una differente sensibilità fra il ministro precedente e l’attuale. Con Giuli su questa materia parliamo la stessa lingua. Non era così con Sangiuliano. Non a caso ora nel correttivo in arrivo, come fu per i decreti direttoriali, sono stati reinseriti una serie di punti usciti dai tavoli, presenti nelle prime bozze, ma che poi non avevano trovato mai accoglimento nel decreto».

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