Riportare gli spettatori in sala anche in un momento di crisi economica. E’ questa secondo Richard Borg, direttore generale e amministratore delegato di Universal Pictures Italia e presidente dei distributori dell’Anica, l’urgenza maggiore per l’industria cinematografica. Borg ne ha parlato ieri alla Casa del cinema di Roma durante il secondo incontro di Sinergie, i dibattiti organizzati da Agpc (l’associazione dei giovani produttori) per parlare con importanti operatori, istituzioni e player del comparto cinema. Dedicato alla produzione, l’incontro, moderato dalla presidente Agpc, Martha Capello, ha visto la partecipazione anche di Andrea Occhipinti, presidente Lucky Red, Mark Lombardo amministratore delegato Eagle Pictures, e Riccardo Tozzi presidente Cattleya e Anica, e ha provato a tracciare la direzione da prendere per migliorare la richiesta cinematografica dei prossimi anni. “L’intento – come sottolineato da Martha Capello – è creare una sinergia tra giovani produttori e distributori per favorire l’equilibrio tra ciò che si produce e le possibilità distributive”. Per Richard Borg è essenziale ricreare un mercato e un pubblico in Italia: “Dobbiamo cercare di riappropriarci di una grande fetta di pubblico che ormai è dedita al calcio e ai videogame. Guardiamo alla Francia – ha continuato il presidente dei distributori – dove il grande del mercato è composto da una moltitudine di film medio-piccoli e c’è interesse vero per film di ricerca e d’autore che da noi manca. Proprio sulla crescita del pubblico al cinema ho intenzione di chiedere aiuto all’associazione giovani produttori per realizzare una campagna pubblicitaria che richiami pubblico in sala”. Secondo Richard Borg per il futuro è fondamentale anche produrre più film italiani in lingua inglese per “permetterne una maggiore esportabilità”; allungare davvero la stagione “convincendo anche i produttori italiani a far uscire i loro prodotti in estate”, evitare di utilizzare il 3D per tutti i generi: “Ho visto una commedia italiana in 3D e francamente l’ho trovato inutile. Sarebbe stato meglio mettere quel budget sulla promozione”. Durante l’incontro sono state molte le proposte portate all’attenzione dei relatori dalla platea dei giovani produttori, tra le più significative una riflessione sulla modifica delle windows; l’innalzamento dell’Iva per titoli che escono in moltissime copie per utilizzare quei ricavi a vantaggio della creazione di un mercato per prodotti di nicchia, e l’equiparazione della distribuzione su vod e web all’uscita in sala per poter permettere a film più piccoli di accedere all’utilizzo del tax credit, punto questo su cui si sono trovati d’accordo Tozzi e Capello: “La modifica della normativa ministeriale che permette di utilizzare gli sgravi fiscali solo ai film usciti in sala sarebbe di grande aiuto a noi giovani produttori”, ha specificato il presidente Agpc. “Penseremo da subito a una proposta da presentare al Mibac per permettere anche ai film che escono via vod o web di essere considerati alla stregua di quelli distribuiti in sala e poter accedere al tax credit”.
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