Bondi annuncia riforma sul cinema

«Mi accingo, come ho già annunciato, e dopo aver ascoltato tutti i rappresentanti del settore, a presentare una proposta di riforma che preveda il mantenimento di una forma storica di sostegno all’industria cinematografica, pur rivista in un’ottica liberale, ma soprattutto favorisca i giovani e gli esordienti nello sviluppo del loro talento cinematografico». Così, in una nota, il ministro per i Beni e le attività culturali, interviene in merito alle polemiche suscitate dal suo operato, sia dal mondo del cinema che da quello politico. Continua Bondi: «Legittimamente oggi il Pd protesta contro il governo, accusato di perseguire politiche punitive verso la cultura e il cinema. Rispetto questa posizione, anche se la ritengo infondata. Reputo infatti di aver fatto a favore del cinema più di qualunque altro mio predecessore, portando a compimento ad esempio tra mille difficoltà gli incentivi fiscali per il cinema, i quali stanno producendo risultati estremamente positivi per tutto il comparto». Bondi sostiene la linea liberale del suo dicastero: «Una critica che mi sento di respingere completamente, tuttavia, è quella secondo cui, attraverso il decreto sulle fondazioni liriche da me proposto, intenderei decidere “come e a chi distribuire il denaro pubblico destinato al sostegno delle produzioni cinematografiche italiane”. Respingo questa accusa perché il mio obiettivo è proprio l’opposto: quello di liberare la cultura e il cinema in particolare da ogni condizionamento da parte della politica e dello Stato, come fin qui è avvenuto».

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