Immediata risposta del ministro Sandro Bondi dopo la dura protesta dell’Agis e delle associazioni di esercenti del cinema sul nuovo disegno di legge sul cinema (si veda altra notizia: http://www.e-duesse.it/News/Cinema/Bondi-gli-esercenti-cinema-contro-il-disegno-di-legge-96107). In una nota diramata dopo poche ore afferma infatti: “Il Ministro Bondi, in merito al comunicato di AGIS in rappresentanza del mondo dell’esercizio cinematografico, chiarisce che il disegno di legge che verrà esaminato in via preliminare nel Consiglio dei Ministri di domani, è assolutamente aperto al contributo fattivo che le forze politiche e gli addetti ai lavori potranno fornire nel corso dell’articolato iter sia a livello governativo che parlamentare. In tal senso, il Direttore Generale per il cinema e la Presidenza dell’AGIS hanno già concordato nei prossimi giorni un incontro per poter recepire le loro proposte a tale riguardo, proseguendo in quel continuo e proficuo confronto che da sempre ha caratterizzato i rapporti fra l’Amministrazione e le Associazioni di categoria”. A smentire un disinteresse verso la categoria, così prosegue Bondi: “Peraltro il settore dell’esercizio cinematografico è da sempre al centro dell’attenzione del Ministero, come testimonia, da ultimo, il lungo lavoro relativo all’introduzione dei crediti d’imposta a favore dell’adeguamento digitale delle sale cinematografiche e l’impegno assunto per il rinnovo per il prossimo triennio, il mantenimento di importanti risorse nel 2010 a favore del settore d’essai e il miglioramento dei relativi meccanismi di assegnazione, gli importanti sforzi finanziari straordinari fatti negli scorsi anni a favore proprio dei contributi in conto capitale all’esercizio cinematografico, che, come noto comunque anche agli esercenti, per carenza di risorse, nel difficile contesto dell’ultimo biennio, sono stati erogati per l’ultima volta nel 2008”. Il ministro apre quindi la porta a un confronto aperto, dicendosi certo “che le associazioni di settore riconosceranno la piena disponibilità sempre dimostrata al dialogo da parte sua e dell’amministrazione dei beni culturali”.
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