Bill Kramer, vi racconto l’Academy Museum

Il direttore e presidente del nuovo museo di Los Angeles svela i retroscena sulle mostre, sullo spazio dedicato al cinema italiano e sul lavoro di Renzo Piano

A fine 2019, Bill Kramer ha preso il posto di Kerry Brougher come nuovo presidente e direttore dell’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles, che aprirà ufficialmente i battenti il 30 settembre 2021. Un’opera imponente, in sviluppo da 9 anni e costata oltre 400 milioni di dollari, a cui ha preso parte anche l’architetto italiano Renzo Piano, che ha realizzato l’avveniristica sfera panoramica che si affaccia sulle celebri colline di Hollywood. Pubblichiamo di seguito un’intervista esclusiva che Bill Kramer ha rilasciato a Box Office per l’ultimo numero della rivista (dove è possibile leggere un lungo approfondimento sul museo), in cui il presidente e direttore svela nuovi retroscena sulle mostre, sullo spazio dedicato al cinema italiano e sul lavoro di Renzo Piano.

Una veduta aerea del museo al calar della notte (© Academy Museum Foundation)

Quale ruolo ha avuto Renzo Piano in questo progetto?
L’architetto vincitore del Premio Pritzker ha progettato il museo, rinnovando completamente gli interni del Saban Building e realizzando un’imponente struttura sferica che ospiterà il David Geffen Theatre da 1.000 posti e una spettacolare terrazza panoramica.

È prevista una sezione dedicata al cinema italiano?
L’Academy Museum sarà un museo di cinema internazionale. Per questo, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, il nostro team curerà una serie annuale di proiezioni e di attività legate al cinema italiano. Inoltre, molti artisti cinematografici italiani compariranno nella nostra mostra principale, tra cui Giovanni Pastrone, Vittorio De Sica e Federico Fellini.

Con quali tecnologie sono stati attrezzati i due cinema interni al museo?
Il nuovo David Geffen Theatre da 1.000 posti ospiterà proiezioni quotidiane e importanti eventi cinematografici tra cui anteprime, incontri e presentazioni speciali. Oltre a poter proiettare in 35 mm e in 70 mm, il cinema è dotato di proiettori laser digitali. Il più intimo Ted Mann Theatre da 288 posti offrirà proiezioni che vanno dalle matinée del sabato mattina per bambini di tutte le età, a una serie proiezioni in digitale, 16 mm, 35 mm e 70 mm. I cinema, inoltre, saranno attrezzati con sistemi sonori multidimensionali grazie a Dolby Atmos®.

Qual è la filosofia alla base dell’Academy Museum?
È un sogno dell’Accademia da oltre 90 anni. Il museo attinge alle risorse intellettuali e materiali uniche dell’Accademy of Motion Picture Arts and Sciences per fornire al pubblico una visione senza precedenti della storia e della magia del cinema, vissuta sia davanti che dietro lo schermo. I visitatori, quindi, oltre a esplorare questo incredibile mondo, potranno farsi un’idea di come il cinema abbia cambiato la nostra cultura e le nostre vite.

Quali saranno le aree principali del museo?
Il cuore pulsante sarà la mostra “Stories of Cinema”, sviluppata su tre piani del Saban Building, incentrata su tutti gli aspetti delle arti e sulla storia della settima arte. Si tratta di una mostra in continuo sviluppo, in grado di riflettere la natura dinamica dei film offrendo sempre ai visitatori qualcosa di nuovo. È soprattutto un percorso tematico, più che cronologico, e si pone in continuo dialogo tra passato e presente. Meritano poi una menzione l’enorme spazio dedicato a mostre temporanee (si partirà con Hayao Miyazaki), l’emozionante gallery “Oscars Experience” e un’esposizione di monumentali scenografie.

Un rendering della terrazza progettata da Renzo Piano che si affaccia sulle colline di Hollywood (© Renzo Piano Building Workshop © A.M.P.A.S.)

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