Biennale: la Commissione Cultura cambia il decreto Urbani

Nella riunione di ieri, la Commissione Cultura della Camera, ha approvato una serie di modifiche al decreto legislativo sulla Biennale di Venezia presentato nelle scorse settimane dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani. Rispetto al decreto, la Commissione Cultura ha deciso di cancellare la Consulta, formata dai rappresentanti di enti esterni alla Biennale, come Cinecittà Holding, Scuola Nazionale di Cinema, Triennale di Milano, Quadriennale di Roma e Eti che, secondo il ministro, avrebbe dovuto avere compiti di indirizzo sulla Biennale presieduta da Franco Bernabè. Scompare anche il vincolo di mandato per i componenti del cda e viene soppressa la possibilità di interventi da parte del Ministero, come previsto da alcuni articoli del decreto; viene ripristinato anche il direttore unico per le diverse sezioni. Per quanto riguarda il Cda, oltre alle nomine pubbliche, viene prevista la possibilità di designare fino a tre elementi da parte dei possibili soggetti privati, a patto che la loro partecipazione alla Fondazione Biennale raggiunga o superi il 25%. Le modifiche pare abbiano trovato il consenso di Urbani, per cui non si esclude che il nuovo provvedimento possa diventare esecutivo a breve. Intanto, lunedì 22 dicembre, il cda della Biennale si riunirà con all’ordine del giorno la nomina del direttore del settore cinema: non pare più così scontata la conferma di Moritz De Hadeln.

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