Biennale: l’Api difende Bernabè

L’Api, l’Associazione degli Autori e Produttori Indipendenti, ha preso posizione in merito alla contrapposizione tra il cda della Biennale di Venezia, presieduto da Franco Bernabè e il ministro per i Beni e le attività culturali, Giuliano Urbani: “La vicenda relativa al Decreto legislativo sulla Biennale di Venezia – si legge in un comunicato dell’Api – evidenzia ancora una volta quanto sia pericoloso il tentativo di controllo del potere politico sulle istituzioni culturali del nostro paese. Questo atteggiamento negli anni scorsi ha costretto Alberto Barbera e Paolo Baratta ad interrompere il proprio lavoro prescindendo dai risultati ottenuti da tutti giudicati eccellenti”. Questo atteggiamento “rischia di costringere Franco Bernabè, manager indipendente di indiscusse capacità, nominato dallo stesso Ministro Urbani, ad abbandonare, impedendo così la convocazione del C.d.A. della Biennale e di conseguenza la nomina del Direttore della Sezione Cinema”. Per gli autori e i produttori indipendenti sia Bernabè che De Hadeln hanno lavorato bene e rinviare la nomina del direttore della Mostra del Cinema “costringerà chi lo sostituirà a lavorare ancora una volta in stato di emergenza contribuendo non poco ad appannare l’immagine, già fortemente compromessa, della Mostra d’arte cinematografica di Venezia”.

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