Il Ministero per i Beni e Attività Culturali avrà una nuova struttura in tre dipartimenti da cui dipenderanno le Direzioni Generali, abolendo il Segretariato Generale. Il primo Dipartimento si occuperà della tutela del patrimonio artistico, e da esso dipenderanno le Direzioni Generali per l’Archeologia, per i Beni Artistici e Storici, per l’Architettura e l’Arte Contemporanea, per gli Archivi, per le Biblioteche e gli Istituti culturali e quella per i Beni Architettonici e il Paesaggio. Il secondo Dipartimento, dedicato allo spettacolo e allo sport, seguirà le Direzioni Generali per la Musica e il Teatro e per il Cinema; il terzo Dipartimento verrà suddiviso in Risorse Umane e Formazione, Innovazione Tecnologica e Promozione. All’interno di quest’ultimo verrà creato un Ufficio Servizi che avrà il compito di stimolare anche tutti gli aspetti della promozione, del rapporto con il pubblico e del miglioramento dei servizi di accoglienza museale, dalla promozione al merchandising. E’ avviata quindi la riforma che segue la delega del Parlamento che, nel luglio 2002 con la legge n. 137, autorizzava il Governo ad apportare modifiche o correzioni ai decreti legislativi per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche già emanati ai sensi della legge n. 59 del 1997.
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