Beni culturali: il nuovo decreto legge sul cinema (I)

“Il raddoppio del tetto di finanziabilità di ogni singolo film, l’aumento dei fondi alla distribuzione senza adeguati controlli, il sostegno alla produzione di tanti film di scarsa qualità e poco o nulla distribuiti e ancor meno visti, hanno comportato l’erosione del fondo di garanzia per il cinema. Di qui la necessità di un intervento organico per modificare le regole del finanziamento”. Con queste parole il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, ha voluto presentare il decreto legge inerente il finanziamento pubblico del cinema che è stato approvato definitivamente questa mattina dal Consiglio dei ministri. Uno dei punti principali della riforma è l’introduzione del reference system “un sistema – si legge in un comunicato del Ministero dei Beni Culturali – che supporterà le tradizionali commissioni nella scelta dei soggetti e dei progetti meritevoli di finanziamento, privilegiando chi, nel recente passato, ha prodotto cinema di qualità e cinema capace di catalizzare l’attenzione del pubblico. Ciascun progetto verrà valutato anche tenendo conto del curriculum del produttore e del cast. Il sistema di reference limita di fatto l’arbitrio delle attuali commissioni, che hanno l’arduo compito, oggi, di determinare, sulla esclusiva base di una sceneggiatura spesso provvisoria, le sorti di finanziamento di un intero progetto cinematografico. Di conseguenza esso limita anche le possibili ingerenze della politica in fatto di finanziamento, contrapponendo a possibili pregiudiziali di tipo ideologico l’oggettività del curriculum professionale di chi opera nel cinema”. Per quei produttori che non possono avere un passato valutabile in termini di reference “viene potenziata la parte di intervento riservata agli esordienti attraverso il finanziamento alle opere prime e ai cortometraggi”. Il reference system si articolerà in tre aspetti: “Reference delle commissioni, garantirà che siano composte da personalità eccellenti del mondo del cinema; reference dei produttori, garantirà il finanziamento privilegiato a produttori solidi ed affidabili e darà centralità alla figura del produttore; reference artistico che riconoscerà una facilitazione ai progetti di film composti da squadre di professionisti eccellenti”.

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