Beki Probst, cauto ottimismo all’Efm

Dall’European Film Market, il mercato che si svolge a Berlino durante il festival del cinema, si registrano segnali confortanti. Ne parla a e-duesse il direttore Beki Probst: “Siamo nella parte centrale del mercato, che durerà fino a domani, poi ci sarà un calo fisiologico delle presenze. L’anno scorso l’atmosfera era pervasa da un senso generale di depressione sul business, sia da parte dei buyer che dei seller. Quest’anno l’impressione è diversa. Parlando con gli operatori noto un certo ottimismo, non esagerato; però si guarda avanti. Anche chi di solito è più critico, oggi ragiona in modo diverso. Si comincia a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel; dall’altra parte penso che il clima troppo depresso rischiasse di paralizzare la nostra industria. Oggi si pensa a come si possano superare i problemi; credo che questo sia l’atteggiamento giusto che riscontro quest’anno. Viceversa il pessimismo potrebbe fermare il nostro lavoro. L’industria è importante, ci sono molti posti di lavoro in gioco ma è necessaria una certa flessibilità in una situazione come questa”. Ma cosa ha fatto l’Efm per venire incontro agli operatori e uscire da una situazione difficile? “Non abbiamo ricette valide per tutti, però, qualcosa anche se di simbolico l’abbiamo fatta. Abbiamo proposto una serie di sconti a tutti quei seller che in anticipo ci avevano confermato la loro adesione. All’inizio abbiamo proposto questi sconti per la sede del Martin Gropius e, quando abbiamo visto che avevamo riempito gli stand, abbiamo iniziato a prenotare l’Hotel Mariott. Siamo poi venuti incontro anche ai buyer, con una serie di operazioni in occasione del 60° anniversario del festival. Abbiamo voluto dare un segnale e fare un piccolo gesto concreto in favore degli operatori”.
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