Baratta, migliorate le strutture del festival di Venezia

«Il buco c’è e si vede, ma sarebbe ancora più profondo se le istituzioni non reagissero e non trovassero il modo di risolvere la situazione». Lo ha affermato ieri, a margine del discorso introduttivo del 68° festival di Venezia, il presidente della Biennale Paolo Baratta, riferendosi ai lavori sospesi per il nuovo Palazzo del Cinema. Relativamente alle migliorie apportate alla Sala Grande, Baratta ha dichiarato: «Non le abbiamo fatte certo per distogliere l’attenzione dal buco. Andavano fatte, il cinema di oggi impone un ammodernamento delle strutture, sia dal punto di vista logistico che tecnologico». E ha annunciato: «Abbiamo già in cantiere modifiche e miglioramenti anche per la Sala Darsena e la Sala Volpi». Ha proseguito Baratta: «Abbiamo riportato la Sala Grande allo spirito del ’37 e anche allora era un film americano a inauguarare la mostra (‘Voglio danzare con te’ di Mark Sandrich, con Fred Astaire e Ginger Rogers, ndr)». Ha concluso, infine, il presidente della Biennale: «Il Palazzo del Cinema così come lo avevamo pensato non si farà. Speriamo però possa nascere presto una struttura polivalente, capace di ospitare due sale dedicate al mercato».
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