Sulla scia di Wildside, The Apartment e Lux Vide, un’altra società di produzione audiovisiva italiana starebbe per entrare nell’orbita di un nuovo colosso audiovisivo internazionale. Secondo Il Sole 24 Ore, infatti, sarebbe ormai imminente (“questione di giorni”) l’acquisto dell’italiana Groenlandia Group da parte di Banijay Group. Groenlandia entrerebbe così a far parte di Banijay Italia, holding territoriale di questo colosso mondiale (circa 3 i miliardi di fatturato annui dopo aver inglobato Endemol Shine) presente in 22 Paesi e con Ldh come azionista di controllo. Banijay Italia lavora soprattutto su progetti unscripted e di intrattenimento, avendo all’attivo produzioni di successo come Il grande fratello, L’eredità, Soliti ignoti – Il ritorno, Il collegio, MasterChef Italia, LOL e The Ferragnez. Ma non mancano progetti scripted come Un professore, Lea – Un nuovo giorno, La sposa, Luce dei miei occhi.
Fondata nel 2014 da Matteo Rovere (oggi amministratore delegato) e Syndey Sibilia (socio), Groenlandia ha prodotto negli anni diversi lungometraggi per cinema, pay tv e piattaforme streaming. Tra i suoi maggiori successi per il grande schermo risultano la trilogia di Smetto quando voglio, Il primo re, Il campione, Moglie e marito e Croce e delizia, a cui si aggiungono il serial Romulus per Sky e il lungometraggio L’incredibile storia dell’isola delle rose per Netflix. Secondo Il Sole 24 Ore, Groenlandia avrebbe un fatturato attorno ai 60 milioni di euro. All’interno di Groenlandia rientrano anche la società di produzione Ascent Film e la divisione Lynn dedicata alla produzione di progetti a regia femminile.
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