Punto di svolta per l’uso delle AI nel mondo del cinema. Il Senato della California, non a caso lo Stato che ospita Hollywood, ha infatti approvato una legge volta a proteggere gli attori dall’intelligenza artificiale e un suo possibile uso sconsiderato. Tra i promotori della legge, anche il sindacato SAG-AFTRA, lo stesso che ha paralizzato l’industria per la maggior parte del 2023 in attesa del rinnovo del contratto di categoria con l’associazione dei produttori.
Proprio la sigla sindacale ha fatto della battaglia sulle AI uno dei punti cardini della sua protesta e in seguito della sua proposta politica. La legge appena approvata prevede che sia necessario uno specifico consenso per la riproduzione delle proprie fattezze tramite AI – casistica che non è più così isolata. Sono stati citati alcuni esempi virtuosi, come quelli di Oliver Reed nel 2000 per Il Gladiatore, di Paul Walker per Furious 7 e ancora di Carrie Fisher per Star Wars: The Rise of Skywalker e Peter Cushing per Rogue One: «In ognuno di questi quattro casi, l’autorizzazione all’uso della voce e/o delle sembianze di questi di questi artisti deceduti è stata chiesta e ottenuta dalle famiglie o da altri rappresentanti dei rispettivi patrimoni – ha dichiarato durante un’udienza l’avvocato Douglas Mirell – Non conosco alcuna ragione per cui tale consenso non possa o non debba continuare a essere richiesto quando a interpreti deceduti e riconoscibili viene chiesto di ritrarre se stessi dopo la loro morte. In parole povere, l’approvazione dell’AB 1836 garantirà questo risultato anche in futuro».
La nuova legge, si apprende, vuole aiutare soprattutto gli eredi degli interpreti scomparsi a mantenere il controllo su questo genere di operazioni. SAG-AFTRA ha quindi esultato all’approvazione del nuovo regolamento, che ora attende solo la firma del governatore Gavin Newsom. «Per coloro che vorrebbero utilizzare le repliche digitali di artisti deceduti in film, spettacoli televisivi, videogiochi, audiolibri, registrazioni sonore e altro ancora, senza prima ottenere il consenso delle proprietà di questi artisti, il Senato della California ha appena detto NO – si legge nel comunicato disponibile sul sito ufficiale ha dichiarato la SAG-AFTRA in un comunicato – L’AB 1836 è un’altra vittoria nella strategia della SAG-AFTRA di migliorare le tutele degli artisti in un mondo di intelligenza artificiale generativa. L’approvazione di questo disegno di legge, insieme all’AB 2602 di questa settimana, si basa sul nostro mosaico di tutele legali e contrattuali».
Entrambe le proposte di legge, hanno aggiunto, hanno rappresentato una priorità legislativa per il sindacato: «A nome dei nostri iscritti e non solo, rendendo obbligatorio il consenso esplicito in California. Non vediamo l’ora che queste proposte di legge vengano firmate dal governatore Gavin Newsom», ha dichiarato la SAG-AFTRA.
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