Api: a Roma il convegno “La pubblicità al cinema”

Si è svolto a Roma il convegno “La pubblicità al cinema” organizzato dall’Api, associazione dei produttori indipendenti, presso la sala dell’Agis. Ideato con lo scopo di chiarire gli sviluppi del Product Placement, ovvero la possibilità di pubblicizzare un prodotto all’interno di un film resa possibile dal nuovo decreto legislativo sul cinema del ministro per i Beni Culturali Giuliano Urbani, il convegno ha ospitato operatori del settore come Alessandro Usai, direttore generale di Cinecittà Holding, Mario Orfini, produttore, Cristina Giubbetti, coordinatore di Umbria Film Commission. Come ha evidenziato Sandro Silvestri, responsabile comunicazione Api, il convegno “non ha il fine di dare risposte sul Product Placement, ma di evidenziare le possibili difficoltà conseguenti al nuovo decreto. Come Api esporremo la nostra opinione quando i decreti attuativi della nuova legge diventeranno operativi”. I problemi evidenziati nei diversi interventi sono stati il rapporto tra prodotto pubblicitario e sceneggiatura, la necessità di non trasformare il film in spot e la tutela del consumatore. Come ha sottolineato Alessandro Usai “il Product Placement rappresenta uno spiraglio in più per il finanziamento degli audiovisivi. Non bisogna pensare che la tutela del consumatore non sia rispettata con l’introduzione del Product Placement: solo nei film italiani i marchi, prima del decreto Urbani, non potevano essere mostrati mentre, nelle pellicole americane, il prodotto pubblicitario era esposto senza alcun vincolo. La ratio del nuovo decreto è che prima la ragione della tutela del consumatore era comunque disattesa. Si dovrà evitare però di trasformarlo in esposizione di marche anche perché il rischio conseguente è che lo spettatore si senta preso in giro e decida di non vedere in futuro i film di quel regista e di quel produttore”.

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