Produttori televisivi, aziende di giocattoli e operatori dell’animazione hanno animato questa mattina a Positano, presso la sala conferenze dell’Hotel Covo dei Saraceni, la prima giornata della quinta conferenza internazionale sull’animazione televisiva nell’ambito di Cartoons on the Bay. L’incontro, che ha affrontato il tema sempre più attuale del licensing, è stato introdotto da Tim Wescott (Screen Digest) che ha esaminato lo sviluppo del settore a livello internazionale e che ha ribadito come tutte le aziende dalle più importanti, come Disney, a quelle più piccole siano sempre più orientate in tale direzione. Ma licensing non vuol dire guadagno certo. Giorgio Merlassino (Ferrero), ad esempio, ha posto in evidenza che una azienda come la sua non può permettersi di rischiare acquisendo per il marchio Kinder licenze per il lancio di personaggi sconosciuti; per questo acquisisce i diritti solo per prodotti già affermati, dovendo “cavalcare gli eventi del momento. Se sbagliamo, il nostro prodotto e il marchio Kinder ne verrebbero danneggiati”. Luigi Viganò (Hasbro Italy), invece, ha messo in evidenza che “il licensing è un’industria solo per la Disney e basta. In questo ambito, infatti, regna molta confusione. Anche per noi è meglio intervenire quando i personaggi sono già affermati. Oppure fare come i miei colleghi Hasbro americani che hanno chiuso un accordo con Disney; stiamo già lavorando su personaggi che verranno lanciati fra tre anni”.
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