Altri nuvoloni aleggiano sugli studios di Hollywood, che nel 2024 sono stati impegnati a siglare diversi nuovi accordi con varie realtà dell’industria per evitare di replicare la situazione critica che ha portato agli scioperi dello scorso anno. A fine novembre è stato annunciato un tentative deal con la Animation Guild, ma la fumata bianca non è stata accolta bene da tutti.
Stando a quanto riportato da The Hollywood Reporter, alcuni membri della commissione per i negoziati hanno postato sui social media il loro parere contrario all’accordo, annunciando che avrebbero votato no per la sua ratifica. In un messaggio inviato ai propri membri, il board esecutivo dell’Animation Guild ha invece difeso il nuovo contratto deciso insieme agli studios: «Riteniamo che questo accordo sia il contratto più forte che il sindacato abbia negoziato nell’ultimo decennio, con significativi miglioramenti artigianali, sostanziali aumenti salariali e nuove tutele fondamentali» hanno scritto. Il comitato esecutivo sostiene quindi l’accordo perché, aggiungono, «i membri della Gilda nel loro complesso trarranno grandi benefici dai suoi termini, in tutti i settori».
Oltre il 90% dei membri del comitato di negoziazione avrebbero votato sì per l’accordo e per la raccomandazione della ratifica, quindi quelle polemiche sarebbero solo una voce molto minoritaria nell’insieme. Tra loro anche il regista di Mitchell vs. The Machines Mike Rianda, lo scrittore Joey Clift (PAW Patrol, Spirit Rangers) e la scrittrice di My Little Pony: Make Your Mark Kelly Lynne D’Angelo, che martedì scorso hanno reso nota la loro personale decisione di non appoggiare la ratifica dell’accordo, citando le preoccupazioni legate alle disposizioni del contratto provvisorio sull’IA generativa. Il membro del gruppo di supporto Spencer Rothbell il 3 dicembre ha scritto su X: «Il contratto è debole per quanto riguarda le protezioni contro l’uso dell’IA e i subappalti», aggiungendo inoltre che «Le strutture per l’uso dell’IA non ispirano molta fiducia (ad esempio, sembrano molto sfruttabili). Lo stesso vale per il linguaggio vago/flessibile sui benefit, il ritorno al lavoro e i nuovi media»
Il processo di ratifica del nuovo accordo è iniziato martedì e si concluderà il 22 dicembre 2024.
Fonte: THR
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