Anica: sei idee per il cinema

Sviluppo, produzione, distribuzione, marketing, promozione all’estero e post-produzione: sono questi i settori su cui si dovrebbe intervenire secondo l’Anica. Fulvio Lucisano, presidente dell’associazione delle industrie audiovisive, durante la conferenza stampa indetta oggi per commentare i dati del 2000 relativi al cinema italiano, ha presentato anche le proposte che l’Anica intende sottoporre al prossimo parlamento riguardanti il mercato cinematografico. L’Anica, infatti, ritiene che sia necessario sostenere le imprese cinematografiche nella fase di sviluppo dei progetti e nella ricerca di partner finanziari stranieri; per quanto riguarda la produzione, invece, il fondo di garanzia dovrebbe essere limitato a pochi progetti e lo Stato, inoltre, non dovrebbe coprire il finanziamento di un film per più del 50%. Per quanto riguarda la distribuzione, invece, si dovrebbe concedere alle imprese credito disponibile da reinvestire nelle produzione diretta di un film, facendo propri i meccanismi del programma Media. Come già detto, l’attenzione dell’Anica si è soffermata anche sulla promozione all’estero; indicativo, in tal senso, l’invito a sviluppare politiche di finanziamento per i distributori all’estero di film italiani così come dovrebbero essere finanziate le società di produzione per attività di ricerche di mercato in grado di far comprendere meglio i gusti del pubblico. Anche la sempre maggior importanza delle nuove tecnologie richiederebbe, per l’associazione presieduta da Lucisano, l’istituzione di un fondo apposito.

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