Anica esprime l’augurio che il neo ministro della cultura Alberto Bonisoli «possa consolidare e rafforzare l’impegno pubblico per il cinema e l’audiovisivo in Italia, settore di grande importanza per l’occupazione, le capacità produttive e la riconoscibilità dell’Italia nel mondo». Il comunicato dell’associazione presiduta da Francesco Rutelli continua sottolineando che «l’impegno del predecessore Franceschini e di una larga maggioranza del Parlamento, lo stretto dialogo con le forze rappresentative delle industrie e dei circuiti creativi hanno consentito di approdare a una riforma di sistema attesa da decenni. Ora ci sono le condizioni perché il nuovo Governo si concentri sul rilancio e l’efficiente funzionamento della filiera; uniti, dovremo affrontare una situazione competitiva in radicale cambiamento: le grandi concentrazioni a livello globale rischiano infatti di colpire un settore che si sta dimostrando più che mai innovativo e vitale. Le produzioni italiane ottengono riconoscimenti prestigiosi a livello internazionale; i nostri creativi – molti dei quali giovani – rinnovano contenuti e linguaggi; il pubblico apprezza, sia nelle sale, che in tv, che sulle nuove piattaforme (dove è forte, però, la concorrenza del crimine informatico)». Conclude la nota dell’associazione: «L’Anica, rappresentativa delle industrie del settore, è pronta al più leale, trasparente e costruttivo confronto col nuovo ministro, delle cui pregresse competenze apprezza conoscenze, profilo manageriale ed esperienze internazionali».
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