Dopo l’ “anteprima” al MIA, oggi Anica ha presentato la ricerca “I film italiani sui mercati estero” che l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali ha commissionato a eMedia e che ha analizzato l’export delle produzioni nazionali oltre confine dal 2017 al 2021. Una ricerca che ha il pregio assoluto di fornire una serie di stime su un settore che in Italia, a differenza di altri Paesi, non ha mai avuto un’analisi continuativa e sistemica. Ma soprattutto, come sottolineato dal presidente Anica Francesco Rutelli e dalla segretaria generale Francesca Medolago Albani, la ricerca presentata oggi è solo la prima tappa di un percorso di analisi a lungo termine: il report ha infatti l’obiettivo di essere aggiornato costantemente per diventare un riferimento fisso e autorevole nello studio di tale settore.
Di seguito alcuni dei dati emersi, mentre QUI la ricerca completa.
- Fra il 2017 e il 2021 sono raddoppiati i titoli che hanno avuto circolazione estera in sale cinematografiche e/o in Tv e/o su piattaforme VOD locali o globali: nel dettaglio, se nel 2017 si contavano fra i 43 e i 52 titoli, nel 2021 sono diventati fra i 96 e i 118.
- Secondo la stima più “aggressiva” della ricerca, nel 2021 il 49% dei titoli prodotti in Italia hanno ottenuto una qualche circolazione nei mercati stranieri: di fatto, quasi un film italiano su due è arrivato oltre confine
- La metà dei film esportati nel 2021 – tra i 45 e 60 film sul totale di 96-118 – è frutto di accordi di co-produzioni internazionali (minoritarie, paritarie o maggioritarie)
- Il “motore” più potente nella circolazione dei film nei mercati esteri è dunque la co-produzione: nel 2021 le coproduzioni hanno “spinto” il 49% delle esportazioni. Secondo motore sono le piattaforme vod globali (26%)
- Il valore economico complessivo generato dalle collaborazioni internazionali sul quadriennio 2017-2020 è stimato in circa 92 milioni di euro. Più del doppio del capitale attratto nei quattro anni precedenti (2013-2016), pari a circa 41 milioni di euro. L’incremento è dunque un netto +124%.
- In 5 anni è nettamente aumentato il peso delle piattaforme globali come “motore della circolazione”, passando dal 15% del 2017 al già citato 26% nel 2021
La ricerca ha infine stilato un quadro prospettico sui punti di forza e debolezza dei film italiani in chiave di internazionalizzazione, nonché sulle opportunità e sulle minacce relative al mercato di riferimento.
Fra i punti di forza c’è una maggiore internazionalizzazione dell’industria italiana e del mercato nazionale, con una crescente capacità nello sviluppare prodotti più adatti alla circolazione estera anche grazie alla qualità del nostro cinema d’autore e alla sua presenza nei festival internazionali. Un altro fattore positivo è stata la nascita di nuove società di distribuzione con cataloghi multinazionali e soprattutto gli specifici strumenti di sostegno del Mini-stero della Cultura. Fondamentali, in questo senso, il Film Distribution Fund per i distributori non nazionali di opere italiane e il Fondo per le coproduzioni minoritarie, che si aggiungono agli incentivi fiscali e ai contributi automatici già fissati nella Legge Franceschini. Fra le debolezze, malgrado la crescita delle coproduzioni, si rileva una ridotta disponibilità di capitali di rischio, in particolare nell’animazione.
«È possibile quindi ragionare, al termine della prima fase di questa ricognizione, su un mercato in espansione, che mostra segni chiari di dinamismo e una reattività positiva ai cambiamenti nelle dinamiche della domanda e all’innovazione tecnologica presentati dal mercato” afferma il Presidente dell’ANICA, Francesco Rutelli. «Gli operatori sono stati incentivati da strumenti di grande efficacia da parte dell’Amministrazione pubblica, Ministero della Cultura e ICE-ITA in testa, che hanno accompagnato la crescita delle capacità delle imprese, dimostrata dall’incremento della diffusione dei titoli italiani negli ultimi 5 anni, con un chiaro sviluppo delle relazioni e della forza commerciale, in perfetta sinergia con l’affermazione della qualità artistico-autoriale ed editoriale sul piano internazionale».
Sul prossimo numero della rivista Box Office sarà inoltre pubblicato un articolo sul Anica report “I film italiani sui mercati estero” .
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