Con un telegramma inviato al Ministro per i Beni Culturali Giuliano Urbani, al presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera, ai responsabili dell’offerta RossoAlice, ai presidenti di Mediaset, Rai, La 7, e ai presidenti delle Autorità Garanti per la Concorrenza ed il Mercato e per le Comunicazioni, il presidente dell’Anica Gianni Massaro chiede che lo spot di RossoAlice (un’offerta di Telecom Italia) “sia immediatamente sospeso dalla programmazione negli slot pubblicitari delle emittenti italiane”. Per Massaro, infatti, lo spot presenta “un’immagine falsa e denigratoria del cinema, con sale cinematografiche deserte, sporche e chiaramente in disuso; un’immagine assolutamente non corrispondente alla realtà”. Secondo l’Anica, infatti, il filmato mostra “con accostamento malizioso” sale cinematografiche, discoteche e sale giochi deserte creando una suggestiva comparazione con uno schermo di computer dal quale si possono scaricare “come esplicitamente sollecitato, film, musica e giochi gratis per un mese”. L’Anica ravvisa anche “l’incitamento, preciso ed inequivocabile, rivolto ai giovani ad abbandonare il consumo di cinema in sala ed a porre sostitutivamente in essere un comportamento illecito, volto a realizzare la finalità di usufruire di film e di musica senza alcun rispetto per i diritti e gli interessi dei titolari, cioè imprese ed autori”.Comportamento, ricorda l’Anica sanzionato dal recente Decreto Urbani approvato dal Consiglio dei ministri il 12 marzo.
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