Il riconfermato presidente dell’Anica Gianni Massaro esprime tutta la sua soddisfazione per la rielezione avvenuta ieri. “Sono naturalmente soddisfatto dall’esito dell’assemblea di ieri, unico organo nel quale sono presenti tutte le componenti dell’Anica. E sono soddisfatto soprattutto perché per un verso rappresenta un riconoscimento sostanzialmente totalitario: i 5 voti contrari, rispetto ai 37 favorevoli, sono il segno di un dissenso minimo e fisiologico in qualunque entità nella quale si manifestino liberamente opinioni e indirizzi, senza il quale non esisterebbe un dibattito interno. È stata invece spazzata via l’ipotesi della spaccatura dell’Anica, assolutamente non rispondente a realtà, che si conferma unitaria pur nel pluralismo delle idee”. Massaro ha voluto esprimere gratitudine “a chi ha votato per me, e anche a chi non ha votato per me, fornendomi però utili indicazioni di cui terrò conto durante la mia gestione. Sono soprattutto gratificato – prosegue Massaro – della fiducia ottenuta, che permette la continuità del programma impostato e delle politiche già avviate”. Quanto al prossimo biennio che lo aspetta, il presidente non si nasconde la mole di problemi da affrontare, “in un momento di estrema difficoltà: dalla modifica normativa del settore, ormai incombente, alla definizione del sistema radio-televisivo. Quest’ultima in particolare è attesa dall’Anica per taluni aspetti essenziali per le imprese (il ruolo dei produttori indipendenti, il rispetto delle direttive europee, la limitazione dell’autoproduzione), senza contare l’avvento di Sky Italia tra speranze e timori. Sono problemi su cui l’Anica è determinata a ottenere risposte immediate”.
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