Anica: lettera del presidente Ferrari al ministro Rutelli

Non sono state riscontrate anomalie nella documentazione Anica presentata al Ministero dei Beni Culturali. È la conclusione della relazione dei revisori della Deloitte citato dal presidente Anica Paolo Ferrari in una lettera al ministro Francesco Rutelli a seguito dell’articolo pubblicato sull’associazione dal settimanale “L’Espresso”. Ferrari afferma nella lettera che quell’articolo «riporta, oltre a fatti già noti, innumerevoli inesattezze e accostamenti capziosi costruiti in modo tale da alimentare il seme del discredito. Tutto ciò, evidentemente, rischia di ledere e compromettere l’immagine e la dignità dell’Anica che ha sempre rappresentato con dignità e autorevolezza i legittimi interessi dell’imprenditoria cinematografica e del mondo del cinema in generale». L’associazione, prosegue il presidente, «ha avviato una profonda trasformazione della propria struttura, si è dotata di un nuovo statuto, ha adottato un modello di organizzazione gestione e controllo, elaborato dalla società Deloitte, la quale provvede anche alla certificazione dei bilanci», nonché «ha incaricato una primaria società di revisione di effettuare un audit completo sulle attività di promozione del cinema italiano all’estero svolte dall’associazione nel triennio 2004-2006, finanziate in parte con risorse proprie e in parte con contribuzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali». Nella relazione finale, appunto, i revisori della Deloitte affermano di non aver trovato incongruenze nella documentazione al ministero. In attesa dell’esito delle indagini, l’Anica ha infine «proposto alla Direzione Generale per il Cinema di condividere nuove modalità di finanziamento delle attività promozionali del cinema italiano».

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