Anica e 100Autori a difesa dell’esclusiva territoriale

Si è svolto oggi pomeriggio, presso la Villa degli Autori al Lido di Venezia, un seminario di discussione sulla Proposta di Regolamento SatCab promosso da 100Autori e Anica. Ma cosa dice, in sintesi, questa proposta che sarà discussa e votata in Commissione Affari Giuridici del Parlamento Europeo a fine settembre? Se l’art.2 di questa proposta venisse adottato, un’emittente licenziataria dei diritti di utilizzazione televisiva di un’opera audiovisiva per il territorio di uno Stato membro, potrebbe mettere a disposizione del pubblico quest’opera in tutti i Paesi UE grazie all’on line. Si avrebbe, sostiene l’Anica, una sostanziale compromissione delle esclusive territoriali in ambito comunitario. Sia 100Autori che Anica sono contro questo regolamento. Intervenuto al seminario, ha dichiarato Stefano Sardo, presidente 100autori: “Il tema è difficile da comunicare ma la questione è importante; è un problema essenziale per gli autori audiovisivi. Se approvato, il Regolamento metterebbe in discussione la modalità di realizzare prodotti audiovisivi, la possibilità di fare coproduzioni. Ci sarebbero meno prodotti audiovisivi e realizzati con ambizioni inferiori. Questo è un incubo per chi come noi vede le potenzialità internazionali del nostro settore”. Ha aggiunto Francesco Rutelli, presidente Anica: “Abbiamo a che fare con conflittualità superate e da superare: tra industria e autori e tra accesso e diritti. Non può esistere contrapposizione tra le parti; l’industria che non nutre la diversità dei linguaggi, è votata al suicidio. Dobbiamo far capire che la tutela dei diritti è di importanza vitale. Il concetto di eccezione culturale è stato un fattore cruciale per lo sviluppo dell’identità europea ma la battaglia sostenuta ai tempi per la diversità culturale, va portata avanti oggi per difendere il pluralismo e la ricchezza culturale. Nessun produttore ha la possibilità di finanziare un progetto europeo attingendo alle sole risorse del proprio Paese. Il modello su cui si basano i preacquisti e le coproduzioni ha come fondamento l’esclusiva di sfruttamento su base territoriale, che sarebbe cancellata dal regolamento in esame”. Al seminario sono intervenuti anche Barbara Bettelli, dello studio legale Belaw (“Con il SatCab si altera l’ecosistema dell’audiovisivo puntando sul digitale”); Marco Chimenz, produttore e presidente European Producers Club (“Oggi si comanda la distruzione del sistema attorno al quale si costruiscono i più importanti progetti europei e l’industria si sta compattando contro questo meccanismo. Il consumatore deve capire che l’accesso a un prodotto sempre più differenziato, prima della distribuzione passa attraverso il finanziamento del prodotto. Il ministro Mibact Dario Franceschini ha firmato un documento con i suoi colleghi francesi e spagnoli in cui viene ribadita l’importanza dei meccanismi di esclusiva territoriale. Occorre ora farci sentire con i parlamentari europei”); Nicola Lusuardi, sceneggiatore (“Su questi temi siamo in ritardo”); Catia Rossi, Head of International Sales di True Colours (“Si pregiudicano le vendite dei film; come esportatori perderemo il nostro potere negoziale”); Anne-Sophie Vanhollebeke, Cartoon Italia (“Le coproduzioni sono fondamentali ma si costruiscono sulla base del concetto di territorio riservato. Con il SimulCab questo meccanismo non ci sarebbe più. I produttori non avrebbero più interesse a mettersi insieme e le opere non si realizzerebbero”). Al termine dell’incontro è stato è stato presentato un documento indirizzato ai parlamentari europei cui è stato chiesto di cancellare dalla proposta di Regolamento, l’art.2 che elimina, appunto, il principio di esclusività territoriale. Lo hanno sottoscritto: 100Autori, Anac, Anec, Anem, Anica, Apt, Cartoon Italia, European Producers Club, Fapav, Mediaset, Sky, Univideo.

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