ANICA, APA e CNA-Cinema rispondono a Porta a Porta

Le tre realtà sono sorprese dai dati diffusi sull'industria del cinema nel corso dell'ultima puntata condotta da Bruno Vespa
anica risponde a porta a portaCr. Porta a Porta/Facebook

Con un comunicato, ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali), APA (Associazione dei Produttori Audiovisivi) e CNA-Cinema e Audiovisivo hanno voluto rispondere a quanto affermato durante la recente puntata di Porta a Porta, dove si è parlato anche dell’industria del cinema.

«Siamo particolarmente stupiti dalla rappresentazione che la trasmissione Porta a Porta andata in onda martedì 10 settembre, condotta da un professionista esemplare come Bruno Vespa, abbia dato dell’industria del cinema – affermano le sigle che rappresentano la filiera – Sono stati presentati, senza contraddittorio, dei dati confusi, inesatti e completamente decontestualizzati, che ledono la reputazione e l’immagine di una filiera industriale che dà lavoro a 200.000 persone e crea un importante indotto economico. Lo ha fatto nel momento in cui, dopo anni di confronto con tutte le associazioni di categoria e di proficuo lavoro con il Sottosegretario Lucia Borgonzoni e con la Direzione Generale Cinema, la necessaria manutenzione alla Legge Cinema è in dirittura d’arrivo».

Secondo ANICA, APA e CNA-Cinema «è doveroso evidenziare che la riforma del sistema era stata ampiamente condivisa dai produttori di cinema e audiovisivo che per primi avevano segnalato la necessità di una revisione del meccanismo dei finanziamenti. Ci auguriamo che questo tempo non vada sprecato e che il confronto in atto tra gli operatori e le istituzioni volto al perfezionamento dei meccanismi di controllo e della macchina amministrativa prosegua, senza alterare l’impianto complessivo della legge».

Eancora: «Il Cinema e l’Audiovisivo, oltre ad essere uno straordinario veicolo di promozione per l’immagine dell’Italia, rappresenta un importante comparto economico ed un volano di sviluppo per molte aree del nostro Paese. Lo dimostrano anche gli stessi produttori RAI e i successi registrati da Doc – Nelle tue mani, Le indagini di Lolita Lobosco, Imma Tataranni – sostituto procuratore, Fiori sopra l’inferno, Mina Settembre. E, per citare solo alcuni film di grande successo in sala, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, La Stranezza di Roberto Andò, Io Capitano di Matteo Garrone, Un mondo a Parte di Riccardo Milani».

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