Anec replica a Leone (Apa) sul tema delle finestre

L'Associazione Nazionale Esercenti Cinema risponde con una precisazione alla accuse di ieri di Giancarlo Leone

Di seguito la nota di Anec e del suo presidente Mario Lorini, in risposta al comunicato stampa di ieri di Giancarlo Leone.

L’ Anec non intende, in questo momento delicato per l’industria cinematografica, farsi trascinare in botta e risposta con Giancarlo Leone, presidente dei produttori audiovisivi.
I temi sono tanti e più urgenti e le priorità sono altre. Un’ultima precisazione pertanto sul tema, doverosa a chiarire sfumature mal espresse dal Presidente APA.

L’APA, che rappresenta produttori di serialità, “alcuni” dei quali anche di film e documentari, dimentica forse che per le produzioni cinematografiche nazionali la finestra di sfruttamento theatrical è stata già ripristinata con un recente decreto legge che la fissa a 90 giorni, pertanto la norma c’è ed è vigente.
Esercenti, distributori e produttori theatrical chiedono che il riconoscimento della necessità di una congrua finestra di sfruttamento dei film in sala sia estesa a tutto il prodotto destinato al cinema, non solo per la sua necessaria difesa in un momento così difficile, ma anche per una fondamentale uniformità di trattamento dei film italiani ed esteri che lavorano nello stesso mercato, e non ultimo per riordinare una materia la cui attuale deregulation sta generando confusione nella percezione del pubblico rispetto alla sala, al suo valore e alla sua posizione nell’universo dell’audiovisivo.

Giancarlo Leone dimostra ancora una volta con le sue dichiarazioni di non comprendere il mercato theatrical e le sue dinamiche, oltre scarso rispetto per le associazioni ad esso deputate che ogni giorno lavorano per la sua ripresa.

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