Anec non aderisce al piano di iniziative promozionali per il cinema annunciato venerdì e promosso dal Mibact in collaborazione con Anica (e sostenuto anche dall’Anem). Il Congresso nazionale Anec del 13 marzo ha deliberato all’unanimità contro l’impostazione dei CinemaDays data dalla stessa Anica, in accordo con il Ministero, dal momento che, «a sole tre settimane dal primo periodo utile identificato (9-12 aprile), le modalità e il dettaglio promozionale dell’iniziativa (messaggio, contenuto dello spot e pianificazione) non erano ancora stati resi noti, nonostante i ripetuti solleciti dell’Anec». L’impressione ricavata dall’associazione «era quella di una volontaria esclusione dell’esercizio dal processo consultivo e decisionale». Durante il Congresso, l’Anec aveva espresso il rammarico per l’occasione mancata di rilancio dei CinemaDays, evento voluto da Anec e Anem nel 2015 e nel 2016 e che si è interrotta – spiega l’associazione – per l’introduzione dei mercoledì a 2 euro fortemente voluti dal Mibact: «Due i periodi considerati per i 4 giorni a prezzo scontato, dal lunedì al giovedì: aprile e fine settembre-inizio ottobre. Ai due periodi, l’Anica ha aggiunto (con una “logica-pacchetto” che ha suscitato perplessità per la scarsa propensione al dialogo) ben sette giorni di promozione a 3 euro a metà luglio e, dopo una discussione articolata e su proposta dello stesso esercizio, una settimana di anteprime a prezzo pieno dei film di punta in uscita nelle settimane successive, da svolgersi a metà agosto. Si è ritenuto che una semplice “rassegna” a metà luglio di film della stagione trascorsa non fosse occasione valida e opportuna per una campagna promozionale tesa a rilanciare il consumo di cinema in estate». Continua l’Anec nel suo comunicato: «Quanto è avvenuto nelle ultime settimane non va nella direzione giusta, in assenza di significativi passi avanti nel rilancio di cinema competitivo e di qualità da giugno a metà agosto. In più, l’Anica si è assunta il ruolo, non necessario, di referente unico nei confronti del Mibact, dando per scontata un’adesione acritica a ogni proposta, senza garantire un dialogo proficuo e la condivisione di obiettivi e strumenti». Ma cosa propone l’Anec?: «Innanzitutto di realizzare una campagna promozionale incentrata sul valore dell’andare al cinema, più che sul prezzo scontato: una sorta di “filo conduttore” da realizzare nel lungo periodo, con alcune declinazioni incentrate “anche” sull’elemento del prezzo (declinazioni individuate nei due periodi di CinemaDays, come già nel 2015 e 2016); in aggiunta, soltanto in presenza di un’offerta valida si sarebbe accettata di buon grado una promozione estiva, in un periodo che vede moltissimi cinema costretti a chiudere per mancanza di offerta e una quota di mercato di cinema nazionale in caduta libera, senza eguali in altri mercati europei». L’associazione degli esercenti ribadisce che «i contenuti della campagna ormai alle porte sono rimasti segreti e sono tuttora sconosciuti alle migliaia di sale italiane che pure sono chiamate a farsi parte attiva. Giova ricordare che l’Anec, attraverso l’Agis, è socio fondatore dei Premi David di Donatello, che nella serata di premiazione di mercoledì 21 marzo avrebbero dovuto lanciare ufficialmente la promozione di metà aprile: il lancio avverrà, ma mezza industria del cinema non sa concretamente cosa si andrà a lanciare. L’Anec non può che rammaricarsi delle modalità
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