Gli esercenti piemontesi hanno deciso: il 20 giugno l’Anec regionale ha deciso la serrata dei locali di Piemonte e Valle d’Aosta con il supporto anche dei sindacati. “Siamo ormai stanchi della situazione che si è creata – ha dichiarato a e-duesse Piero Caracciolo, presidente Anec Piemonte – soprattutto per la notevole crescita di schermi in città: in pochi anni, a Torino, siamo passati da 41 a 87 schermi ma gli spettatori sono diminuiti. Questa serrata serve proprio per sensibilizzare le istituzioni sul problema dell’apertura sale; deve essere più logica e razionale, soprattutto quando si parla dell’insediamento di nuovi multiplex”. L’obiettivo dell’Anec Piemonte, però, è anche quello di arrivare a un incontro serio con i distributori: “Qualche mese fa – continua Caracciolo – è stato siglato il Codice comportamentale che, finora, non è stato applicato. Il problema con i distributori riguarda soprattutto la fornitura di copie per i cinema tradizionali, sia mono che multisale, che è molto carente soprattutto per i film più importanti: sono attive in Italia circa 3.000 sale storiche che vanno salvaguardate. Al Governo, in questo momento di difficoltà per l’esercizio, chiediamo un aiuto concreto senza cadere nell’assistenzialismo: la defiscalizzazione degli oneri sociali, ad esempio. Le difficoltà sono enormi; basti pensare al fatto che gli incassi di ‘Matrix’ e di ‘Una settimana da Dio’ per ora sono inferiori a quelli dell’anno scorso con ‘Spiderman’: sempre meno gente va al cinema”.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it