Andrea Romeo: «Ridare impulso al mercato theatrical»

Il Ceo & General Manager di I Wonder Pictures racconta i titoli in uscita nei prossimi mesi e dà degli spunti per riconquistare il rapporto con il pubblico

Di seguito l’intervista ad Andrea Romeo, Ceo & General Manager di I Wonder Pictures, pubblicata sullo Speciale Distribuzione in allegato a Box Office del 30 giugno-15 luglio (n. 12-13). Per leggere tutto lo Speciale Distribuzione, puoi scaricare i pdf o la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o ancora abbonarti direttamente alla versione cartacea della rivista. 

Quali sono i vostri titoli più forti in uscita al cinema nel prossimo semestre?
«L’analisi del nostro prossimo semestre 2022 si inserisce in una visione pluriennale che abbiamo costruito per garantire all’esercizio continuità e qualità di prodotto. La nostra line-up guarda già da ora al 2024 con Morning di Justin Kurzel con Benedict Cumberbatch (capace di passare da Sherlock Holmes nell’omonima serie televisiva, a Doctor Strange nel Marvel Cinematic Universe) e Laura Dern (tra le sue interpretazioni spiccano Velluto blu, Jurassic Park e Marriage Story), che saranno interpreti di uno sci- ad altissimi livelli di creatività. Nel febbraio 2023 poi, in piena corsa agli Oscar, I Wonder Pictures proporrà la nuova scommessa di A24: The Whale di Darren Aronofsky (The Wrestler e Il cigno nero) con la straordinaria interpretazione di Brendan Fraser (celebre interprete dei tre lm colossal La mummia), che questa volta si gioca la candidatura agli Academy Awards 2023.
Venendo ai prossimi mesi, I Wonder Pictures avrà il piacere e il privilegio di portare in Italia (sempre in collaborazione con A24) il “caso” cinematografico del 2022: Everything Everywhere All at Once – prodotto dai fratelli Russo e diretto dai “The Daniels” – che ha sorpreso il boxoffice Usa una settimana dopo l’altra e ha conquistato, con medie da capogiro, ben 2.220 schermi, arrivando a un incasso di oltre 60 milioni. Affrontiamo questo progetto forti di un film che ha una campagna mondiale radicata e capillare, e che vive di una coolness tutta sua nei social media senza soluzione di continuità da marzo scorso. Porteremo poi in sala il nuovo film di Sébastien Marnier: L’origine del male. Un super cast tutto al femminile con, tra le altre, le splendide Doria Tillier (La Belle Époque) e Laure Calamy (Call My Agent!) per un film contro il patriarcato. Un thriller elegante e sorprendente. Thriller e romance si fondono in Sanctuary, l’attesissimo lm ad alto tasso di erotismo con i bellissimi Margaret Qualley e Christopher Abbott. Un giovane ereditiero incontra la sua dominatrice per un’intera notte in una stanza d’albergo. Il loro santuario. Un gioco che si ripete da tempo, ma che sta per concludersi… o almeno così pensa lui. Ancora grandi interpreti femminili per Amanda, debutto alla regia della sceneggiatrice Carolina Cavalli con Benedetta Porcaroli, Galatéa Bellugi e Giovanna Mezzogiorno.
Continua la tradizionale predilezione di I Wonder Pictures per la commedia con tanti titoli di qualità, tra cui A letto con Sartre, Sì Chef! – La Brigade, Il mio vicino Adolf, Fumare fa tossire. La nuova attenzione di I Wonder Pictures per l’animazione ci vedrà in sala entro Natale con Il piccolo Nicolas, tratto dal celebre personaggio di René Goscinny, e con la nuova avventura del delizioso Ernest e Celestine. Il nostro abituale sguardo sui documentari abbraccia due progetti raffinati e profondi come La timidezza delle chiome di Valentina Bertani, e Marcia su Roma di Mark Cousins».

 

Quali sono le urgenze che il mercato è chiamato ad affrontare il prima possibile?
«L’urgenza è quella di ridare impulso a tutto il comparto theatrical. Un obiettivo che può essere raggiunto solo conciliando un’offerta cinematografica ricca e diversificata, che possa conquistare target e pubblici non omogenei, con la necessità di offrire ad ogni prodotto la migliore occasione di esprimere il proprio potenziale. Ogni film deve poter godere di scelte di programmazione adeguate. E deve essere favorita la competizione sul risultato. Quando film che nessuno vuole lasciano vuote 400 sale, per una e spesso per due settimane, ne risente tutto il mercato e si toglie spazio ad altri prodotti che potrebbero, se messi nelle condizioni di farlo, produrre importanti risultati in termini commerciali».

Come riconquistare il rapporto con il pubblico cinematografico?
«Scegliendo con cura i film da portare in sala e promuovendoli con astuzia. La pubblicità non basta, oggi più che mai contano la coolness e il passaparola. Va poi resa speciale la visione in sala attraverso un lavoro di eventizzazione, con il coinvolgimento degli autori e dei talent. Ed è ineludibile, ovviamente, garantire al pubblico la qualità della visione: le sale non possono più permettersi di non essere luoghi dove la fruizione sia di altissima qualità, sia dal punto di vi- sta tecnologico sia dal punto di vista del comfort».

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