Anche il cinema piange Steve Jobs

Anche il cinema piange la scomparsa di Steve Jobs, avvenuta a 56 anni in seguito a una lunga e combattuta malattia. Il creatore di Apple, infatti, fu tra i cofondatori di Pixar, oggi uno dei più prestigiosi studi d’animazione. La compagnia nacque inizialmente come una divisione della LucasFilm di George Lucas e fu acquisita da Jobs per dieci milioni di dollari nel 1986. Jobs la rese indipendente insieme a Ed Catmull e John Lasseter, rinominandola Pixar Animation Studios. In seguito all’acquisizione di Pixar da parte di Disney nel 2006 Jobs divenne il maggiore azionista privato di Disney con il 7,4% delle azioni e sedeva nel consiglio d’amministrazione della società, anche dopo le dimissioni dal ruolo di CEO di Apple, avvenuto a fine agosto di quest’anno. Robert Iger, President e CEO di Disney ha dichiarato: «La sua eredità va molto oltre i prodotti che ha creato o gli affari che ha costruito. È nelle milioni di persone che ha ispirato, nelle vite che ha cambiato e nella cultura che ha delineato. Con la sua scomparsa il mondo ha perso un raro uomo originale, Disney ha perso un membro della sua famiglia e io un grande amico». John Lasseter e Ed Catmull in un comunicato congiunto hanno dichiarato: «Steve Jobs era uno straordinario visionario, un nostro caro amico e la luce guida della famiglia Pixar. Ha visto il potenziale di quello che Pixar avrebbe potuto diventare prima di noi e oltre quello che qualcuno avrebbe potuto mai immaginare. Steve ci ha dato una possibilità e ha creduto nel nostro pazzo sogno di creare film d’animazione con il computer».
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