Anac, il decreto sulla copia privata è un atto di civiltà

L’Anac – Associazione Nazionale Autori Cinematografici – accoglie con soddisfazione l’iniziativa del ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto sulla ‘copia privata’ e sui diritti di autori, lavoratori e imprese che realizzano opere audiovisive e musicali. ”Un atto di civiltà – lo definiscono Liliana Cavani, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Francesco Rosi, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Giuseppe Tornatore e tutti gli autori cinematografici dell’Anac – che conclude un’epoca di rinvii, polemiche e disinformazione. Un altro passo, dopo il recente ‘decreto cultura’, per una politica di rilancio del settore che preveda il reinvestimento di una parte dei profitti in opere cineaudiovisive e musicali”. Il meccanismo della ‘copia privata’ è “una normativa applicata da anni negli altri paesi europei – e con tariffe più alte di quelle italiane – che ha dato risultati di ripresa economica, di incremento dell’occupazione e di maggiore offerta culturale”.

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