Gli autori italiani di cinema e audiovisivo apprezzano il decreto cultura emanato dal Governo.
“Il ministro Franceschini – commentano Anac e 100Autori - fa seguire fatti concreti alle sue importanti dichiarazioni sul ruolo della cultura e delle industrie ad essa connesse. L’incremento della quota per il tax credit cinematografico e l’innalzamento del tetto di investimento per le produzioni straniere si muovono nella direzione da noi più volte auspicata: il reperimento di nuove risorse per il cinema e la sua internazionalizzazione. Il ritorno di grandi produzioni internazionali darà sicuramente linfa ad una delle industrie più specializzate che l’Italia può vantare e, oltre a far crescere nuovi talenti, offrirà ulteriori occasioni di scambio tra la cinematografia italiana e quelle estere”. Gli autori italiani chiedono adesso al ministro di riorganizzare il settore per permettere al cinema italiano “di consolidare i grandi successi ottenuti quest’anno, e di svecchiare le sue strutture produttive e ideative. Il semestre di Presidenza Ue dell’Italia sia un momento di rilancio delle nostre industrie creative, che devono terminare la loro evoluzione digitale. Un governo attento alla cultura trova il mondo della creatività italiana pronto a discutere e ad elaborare progetti coraggiosi e innovativi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it