“Una vertenza di civiltà, per e non contro”. Così il presidente Alberto Francesconi ha definito l’azione intrapresa dall’Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo) per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sui problemi, organizzativi, legislativi e finanziari, che affliggono il mondo dello spettacolo. Tra i punti nodali della vertenza, al primo posto l’attuazione della competenza concorrente tra Stato e Regioni, prevista dal titolo V della costituzione. È indispensabile, inoltre, individuare una struttura nazionale di gestione unitaria del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), passato dai 575mln di euro del 2003 ai 500 del 2004, approvare leggi-quadro statali per lo spettacolo dal vivo e per le attività cinematografiche, istituire fondi unici regionali per lo spettacolo, alimentati dalle risorse pubbliche e private del territorio, avviare la semplificazione dei meccanismi di incentivazione fiscale e finanziaria. “Diamo 60 giorni di tempo al governo per dare segnali positivi” ha dichiarato Francesconi. “Il 30 aprile tireremo le nostre conclusioni. L’impegno dell’Agis sarà quello di definire un progetto organico di rilancio dello spettacolo italiano, dal punto di vista culturale, imprenditoriale e occupazionale, che svincoli il finanziamento pubblico da una concezione meramente assistenzialistica”. Nell’ambito della più generale vertenza spettacolo, l’Associazione nazionale esercenti cinema (Anec) ha lanciato una specifica vertenza cinema. Pirateria, intervalli di tempo (window) tra l’uscita di un film nelle sale e il successivo sfruttamento in home video e in televisione, scarsa chiarezza sui decreti delegati sono le emergenze. Ne ha parlato il vicepresidente Anec Paolo Protti, che ha riconosciuto, tuttavia, che “il cinema parte da un punto privilegiato, poiché all’inizio di febbraio è stata varata la legge Urbani. L’auspicio è che siano rapidi i decreti attuativi”. Secondo Walter Vacchino, presidente Anec, “è necessario ideare campagne informative, sostenute dalle istituzioni, per coinvolgere i giovani nella lotta alla pirateria”. E, a tal proposito, Raffaele Squitieri, capo di gabinetto del ministro Urbani, ha annunciato, tra i prossimi provvedimenti del ministero, un’azione mirata contro la pirateria audiovisiva.
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