Agcom: Calabrò “essenziale la cooperazione dei provider”

Questa mattina a Roma, presso l’Università’ Luiss, è stata presentata all’interno di un seminario l’Indagine conoscitiva su “Il diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”. Nella prima parte del workshop (introdotta dagli interventi di Direttore Osservatorio di proprietà intellettuale, concorrenza e comunicazioni LUISS, Corrado Calabrò presidente Agcom e Giorgio Assumma, presidente Siae) sono state illustrate le evidenze della ricerca che analizza la potenziale crescita della pirateria digitale. Un’espansione che potrebbe portare a due possibili scenari diversi. Nel primo la pirateria potrebbe crescere proporzionalmente al traffico di file sharing e, a fronte di una stima di crescita dal 2008 al 2015, a un tasso annuale di oltre il 18%, la pirateria causerebbe una perdita di 32 miliardi di euro e di 610mila posti di lavoro. Nel secondo caso, si ipotizza che la crescita della pirateria segua i trend di traffico IP dei clienti in Europa, e a fronte di una crescita prevista del 24% di questo traffico, dal 2008 al 2015, le perdite causate dalla pirateria ammonterebbero a 56 miliardi di euro e a oltre 1 milione di posti di lavoro. Tra le misure preventive attuabili ne sono emerse tre: trovare un sistema perchè i provider si impegnino inviare periodicamente all’autorita’ i dati sul traffico – anonimi e aggregati – per stimare il fenomeno; rendere l’autorità soggetto attivo nella rimozione degli illeciti e nel monitoraggio della Rete; istituire un tavolo di dialogo con tutte le parti coinvolte, presso l’autorità e presieduto da quest’ultima. Corrado Calabrò, presidente Agcom ha sottolineato che perché la strategia risulti efficace non si può prescindere assolutamente dall’istituzione di adeguate forme di cooperazione con tutti i soggetti coinvolti della filiera, e con gli Internet Service Provider in particolare.

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